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Chiusura del Banco dei Pegni, Girometta: «Dosi deve fare qualcosa»

Maria Lucia Girometta in un'interrogazione urgente chiede al sindaco «se intende attivarsi e, se occorre, battere i pugni sul tavolo affinché le promesse fatte da questi Istituti di credito per aiutare le persone che hanno necessità, vengano onorate»

Chiusura del Banco dei Pegni. Maria Lucia Girometta in un'interrogazione urgente chiede al sindaco se intende attivarsi e, se occorre, battere i pugni sul tavolo affinché le promesse fatte da questi Istituti di credito per aiutare le persone che hanno necessità, vengano onorate e le stesse persone non debbano rivolgersi ad altre soluzioni, non sempre facili e opportune.

«In merito nella nota ufficiale del Gruppo Cariparma Crédit Agricole si legge che: "Per garantire una maggiore sicurezza e trasparenza a tutela della clientela si sta procedendo alla sostituzione del servizio offerto attraverso il Monte Pegni di Piacenza con altre soluzioni che garantiranno ai clienti alti standard qualitativi e migliori servizi predisponendo prodotti di micro credito. Per quanto riguarda invece le polizze già emesse, per poter offrire alla clientela una certa flessibilità, Cariparma si riserva di valutare la concessione di un eventuale rinnovo del prestito, oltre alla sospensione delle rate del mutuo, o di protocolli d’intesa con le istituzioni locali.”» scrive Girometta. 

«Il Monte dei Pegni ha rappresentato storicamente - continua - ed ancora di più nell’attuale precario contesto economico locale, una scialuppa di salvataggio per tante persone in difficoltà economiche. Se fosse così semplice accedere al credito bancario non si spiegherebbe come mai proprio davanti al Monte dei Pegni, e fin dalle prime ore della mattina, vi sia stata una lunga fila di persone. Evidenzio inoltre il silenzio assordante che ha accompagnato la chiusura da parte dell’Amministrazione Comunale e del sindaco, al quale non possono non essere arrivate le stesse sollecitazioni che sono pervenute a me  a fare qualcosa per tenere aperto il Monte, sia da parte di molti cittadini, sia da parte di alcune associazioni che sono quotidianamente a contatto con la povertà».

                            

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