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Commercio abusivo, Giovani Padani: «Giunta inerme derisa dagli illegali»

«L’assessore al Commercio derisa dagli abusivi nel giorno della fiera patronale di Piacenza: è segno che la giunta è arrivata alle comiche finali». In seguito alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Katia Tarasconi, i Giovani Padani tornano a denunciare il fenomeno dei venditori abusivi in centro storico

«L’assessore al Commercio derisa dagli abusivi nel giorno della fiera patronale di Piacenza: è segno che la giunta è arrivata alle comiche finali». In seguito alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Katia Tarasconi, i Giovani Padani tornano a denunciare il fenomeno dei venditori abusivi in centro storico.

«Sbeffeggiata per sua stessa ammissione dagli illegali – afferma Luca Zandonella, segretario provinciale del movimento giovanile leghista -, Tarasconi ci dà prova di come gli annunciati controlli tra i banchi effettuati dagli assessori, finalizzati a sostituire gli agenti di polizia municipale in sciopero, non fossero altro che una farsa. È racchiusa in questa piccola ma emblematica vicenda la totale mancanza di autorità da parte dell’esecutivo di palazzo Mercanti: se i Giovani Padani sono stati in grado di chiamare la Guardia di Finanza e far sequestrare la merce, non si spiega come la giunta sia priva di poteri. Resta il fatto che l’assenza di incisività della giunta Dosi nel combattere l’illegalità non è un episodio circoscritto all’edizione 2015 della fiera di Sant’Antonino. Anche in passato, infatti, tutti hanno visto gli ambulanti abusivi agire in modo indisturbato. E tutti sappiamo che fanno lo stesso tanto in occasione dei mercati settimanali, quanto in giornate qualunque. Senza citare nuovamente l’elenco di episodi di degrado e delinquenza che affliggono il quartiere di Porta Galera, ricordiamo anche il fenomeno dei “parcheggiatori” abusivi. È bene evidenziare, dunque, che quanto si è verificato per la festa di Sant’Antonino non è dovuto all’astensione dal lavoro dei vigili urbani, ma ad un preciso disegno politico: a Piacenza manca appunto la ferma volontà di combattere l’illegalità. La polizia municipale, che esegue le direttive dell’amministrazione, non ha colpe. Piacenza – aggiunge Zandonella - non ha bisogno di rassicurazioni o di perlustrazioni saltuarie, ma di interventi sistematici di sequestro delle merci, spesso contraffatte, vendute da chi è sprovvisto di licenza. Solo così si potrà dare un sostegno ai commercianti onesti che osservano le regole».

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