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720mila euro per la viabilità. Domani incontro per caserma pompieri

Consiglio provinciale. 720mila euro, metà dalla Regione e metà dalla Provincia, saranno impiegati per interventi di riqualificazione della viabilità. Scintille sul caso Botti. Foti (Pdl): "Dov'è la nuova caserma?"

minoranza720 mila euro, metà versati dalla Regione e metà stanziati dalla Provincia, saranno impiegati dall'Ente di corso Garibaldi per interventi urgenti di riqualificazione della viabilità. E' questa la voce principale della variazione di bilancio approvata questo pomeriggio in Consiglio provinciale, una manovra che ridefinisce gli importi delle spese finanziate da specifiche entrate derivanti da trasferimenti regionali e adegua le previsioni di spesa.

Oggetto del provvedimento saranno le operazioni per il ripristino delle strade provinciali 10 di Gropparello e 4 di Bardi, compromesse dalle avverse condizioni meteorologiche dello scorso inverno, cui si porrà mano con i 348mila euro della Provincia e i 372mila in arrivo dall'Agenzia regionale di Protezione civile. Ad illustrare la manovra, approvata con i voti di maggioranza (astenuta l'opposizione), l'assessore al Bilancio Paolo Passoni che ha inoltre ricordato «l'aumento degli stanziamenti a nostro favore» su progetti come il parco del Trebbia, i filtri antiparticolato o il contrasto a cyber bullismo e violenza sulle donne.

TAGLIO AI COSTI E MISURE ANTICRISI - Una dura critica alle «spese inutili» è venuta dal consigliere Tommaso Foti (Pdl), che ha preso di mira «i costi sostenuti per siti web per immigrati e nomadi»: «Ho fatto "lenzuolate" contro Boiardi in questo senso e non esiterò a farle contro quest'amministrazione», ha tuonato. Misure anticrisi sono invece state auspicate da Marco Bergonzi (Pd), secondo il quale «la Provincia può attuare un'azione coordinata, coinvolgendo più soggetti del territorio, a favore dell'occupazione». Un compito, a detta del presidente Massimo Trespidi, già avviato in quanto nelle facoltà dell'Ente.

IL CASO BOTTI - Ha fatto discutere il Consiglio anche il caso Botti, rilanciato da Antonio Coppolino (Pdl) che ha segnalato «la situazione kafkiana» cui sarebbe giunta la società «dopo l'annuncio delle dimissioni da parte del presidente, che però non sono mai state rassegnate». Nell'intervento ha invitato l'Idv «sempre pronta ad attaccare il centrodestra per questioni giudiziarie» a prendere una posizione «per uscire dall'impasse» attraverso i propri referenti presenti nel cda. «Si attivi anche la Provincia - ha suggerito - per valutare come agire per sanare i notevoli buchi di bilancio». «Non ci esprimiamo sulla vicenda perché non ci risulta che Botti abbia ricevuto avvisi di garanzia, pertanto reputo insensata questa polemica da parte di chi tempo fa ha difeso un assessore provinciale condannato per scambio di voti», ha risposto piccato il capogruppo dell'Idv, Samuele Raggi, in riferimento alla vicenda Gallini. «E' falso - ha ribattuto Foti - che su Botti non si possano prendere provvedimenti. In termini di immagine Tempi non ci sta guadagnando niente».

A mettere la parola fine alla querelle sollevata in fase di comunicazioni, ci ha pensato il presidente Massimo Trespidi, secondo cui «il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, dovrebbe risolvere al più presto il balletto di Tempi». «Viene da Reggi la nomina di Botti, cui poi è seguito il consenso di Tempi. Si tratta di un incarico che ha una precisa paternità , appartenente proprio al sindaco della città, e quella che manca è la volontà politica di risolvere il problema».

FOTI: "DOV'E' LA NUOVA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO?" - E' fissato per domani mattina l'appuntamento tra trespidi e il provveditore interregionale per le Opere pubbliche per l'Emilia Romagna e Marche durante il quale verrà discusso lo stato dei lavori di edificazione della nuova caserma dei vigili del fuoco di Piacenza. L'argomento è stato oggetto di una mozione presentata da Foti e approvata unanimemente. L'esponente del Pdl ha rilevato come "trascorsi 20 mesi dalla data prevista per l'ultimazione dell'opera, l'inaguruazione appaia un miraggio e la facciata si sia già scrostata". Sgomberando l'attuale sede di viale Dante, di proprietà della Provincia, si avrebbe, infatti, l'opportunità di valorizzare l'area dal punto di vista urbanistico.

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