Il Pd sul nucleare: «Tutto il centrodestra lo vuole, ma non in casa propria»
Parte dal municipio di Caorso la campagna del Pd contro il ritorno all'energia dell'atomo. Presenti Errani, il candidato per la Lombardia Penati e il segretario regionale Bonaccini. Duro l'affondo al Pdl: «Tornare al nucleare è una loro decisione unilaterale. Sono tutti d'accordo finchè stanno a Roma, ma nessuno, poi, lo vuole in casa propria»
Penati e Errani
«UNA DECISIONE UNILATERALE» - I due esponenti di spicco del Pd hanno raggiunto questo pomeriggio il municipio di Caorso da dove è partita la campagna dei Democratici contro il ritorno al nucleare. Presenti anche i candidati per le Regionali piacentini, Patrizia Calza, Marco Carini e Paolo Botti. Continua Errani: «La decisone del governo di rifare delle centrali è stata unilaterale, senza consultare i Comuni o le Regioni. In realtà manca un vero e proprio piano energetico. E poi tra loro manca comunicazione: sì all'idea del nucleare, ma nessuno la vuole sul proprio territorio».
FOTOVOLTAICO NEL FUTURO - La politica in materia energetica, invece, è tracciata da Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd. «Nel nostro programma l'Emilia entro il 2013 diventerà la prima regione in Italia per produzione di fotovoltaico. Svolteremo con forza verso la green economy, che sarà il pilastro del futuro. La gente si mobiliterà a tappeto contro il nucleare: e in questa fase anche gran parte dell'elettorato del centrodestra è in confusione».
ERRANI E IL VINO "ANTINUCLEARE" - Simpatico sipario, all'inizio del convegno, con Errani che ha firmato la petizione "boiardiana" contro il nucleare, e preso una bottiglie del vino nato dalla raccolta firme "antinucleare". Penati, tra le altre cose, ha inoltre aspramente criticato l'attuale presidente della Regione Lombardia Formigoni in materia di inquinamento atmosferico, per non aver saputo "coordinare" al meglio, dalla Regione, gli interventi a Milano.