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"Irenìa" è realtà. Favia (Grillo): «Sempre più lontano dalla gente»

C'è stato ieri l'ok dai CdA delle due multiutility per la fusione delle aziende entro la fine di aprile. A fronte della soddisfazione espressa dal sindaco Reggi, tuttavia, ci sono voci fuori dal coro. Favia, candidato presidente Regione per il "MoVimento 5 Stelle" di Grillo: "La fusione genererà un mostro finanziario lontano dalla gente"

Favia con grillo, a snx, da www.sassuolo2000.it
"Con la fusione Enià-Iride i servizi ai cittadini di Reggio, Parma e Piacenza saranno sempre più lontani. Lontani anni luce dai servizi realmente pubblici offerti, ad esempio, dall'originale municipalizzata di Reggio Emilia quando fu fondata decenni fa e dove gli operatori erano vicinissimi ai bisogni delle persone. Ora ci aspettiamo come già avviene con Hera,che i cittadini saranno "assistiti" da operatori di call center sempre più avulsi dalla realtà locale".

FUSIONE ENTRO APRILE - Non utilizza mezzi termini Giovanni Favia, candidato alla presidenta della Regione per il "MoVimento 5 Stelle" di Beppe Grillo, per tratteggiare il suo parere sulla fusione delle due multiutility emiliano-piemontese-ligure. Ieri, infatti, i rispettivi CdA hanno dato fumata bianca sulla continuazione del processo di fusione, con un nuovo gruppo che potrebbe vedere la luce prima della fine di aprile e le azioni della nuova societa' potrebbero esordire in borsa inizio maggio o, al piu' tardi, il primo giugno. L'hanno sottolineato Roberto Bazzano, presidente di Iride e con ogni probabilita' futuro presidente del nuovo gruppo, e Andrea Viero, ad di Enìa, che della nuova societa' dovrebbe essere direttore generale.

"USCIRA' UN MOSTRO FINANZIARIO" - Estremamente critico il giudizio dell'esponente "grillino": "La fusione produrrà un mostro finanziario (come verranno gestiti gli enormi debiti della multiutility piemontese?) che allontanerà la gestione realmente pubblica di servizi come acqua, gas e raccolta dei rifiuti. Anche le foglie di fico sulle percentuali di quanto rimane in mano pubblica non sono che un bluff!". "Del resto l'ad di Enià Viero dichiara - prosegue Favia - che la società parteciperà a gare su acqua e rifiuti come qualsiasi altra società privata. L'esperienza di Telecom insegna che in borsa si comanda con percentuali anche minime... ".

REGGI, IL 51% DEL CONTROLLO SARA' PUBBLICO - "Un passo fondamentale verso la costituzione di un soggetto forte e competitivo sul mercato, fatto di due grandi aziende tra loro complementari". Così, di contro, il sindaco di Piacenza Roberto Reggi commenta il proseguimento dell'iter per la fusione. Come già annunciato congiuntamente agli amministratori di Parma e Reggio Emilia la settimana scorsa, Reggi rimarca che la quota di controllo pubblico dell'azienda resterà maggioritaria (51%), "il che dimostra concretamente l'intento di valorizzare la fondamentale funzione di servizio ai cittadini, lavorando insieme per assicurare l'elevata qualità dei servizi e l'alto valore degli investimenti. Questo, infatti, è l'impegno di noi sindaci, chiamati a perseguire non solo le opportunità di crescita economica che la fusione consente, ma anche a garantire che la componente finanziaria si integri in maniera equilibrata ed efficace".

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