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«Dopo 7 anni dobbiamo fare il tagliando a questo Pd»

La terza serata della Festa del Pd ha visto dibattere i tre parlamentari piacentini Pierluigi Bersani, Maurizio Migliavacca e Paola De Micheli, il sottosegretario Roberto Reggi e il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini

C’era pure Pierluigi Bersani, che ha parlato per la prima volta pubblicamente a Piacenza dopo il problema di salute dello scorso gennaio, alla serata più “piacentina” di tutte delle cinque giorni di festa democratica. Ad accompagnarlo, nel dibattito proposto dalla terza serata della Festa del Partito Democratico, c’erano gli altri due onorevoli di casa nostra: il vicepresidente vicario del Pd alla Camera Paola De Micheli e il senatore Maurizio Migliavacca. La pattuglia dei parlamentari democratici piacentini potrebbe, fra pochi giorni, aumentare: sono attese le dimissioni dal seggio romano del nuovo ministro europeo Federica Mogherini, che lascerebbe il posto proprio all’ex consigliere provinciale Marco Bergonzi, primo dei non eletti in Emilia-Romagna.

«La vittoria alle Europee – ha commentato l’ex candidato premier Bersani – sono state un colossale atto di fiducia rispetto alla nostra novità: ovvero che al governo del Paese ci fosse un primo ministro del Pd. Questa volta la destra si è sfaldata e sono tornati “voti innocenti” da Grillo: ora tocca a noi rispondere a questa crisi profonda. Governare – ha proseguito Bersani – richiede atti di forza: non si parla di una gara sui 100 metri, qua è una mezzofondo in cui bisogna partire forte e poi però scegliere la corsia giusta. Siamo usciti da anni di decadenza e demagogia che hanno fatto scendere di nove punti il Pil». Bersani ha voluto lanciare anche qualche frecciatina. «Marchionne fa le pulci a Renzi ma intanto in Italia si producono 700mila auto e in Spagna 2 milioni. Più che inseguire investimenti esteri, pensiamo a sviluppare investimenti pubblici e privati italiani che danno lavoro. Gli 80 euro di Renzi sono sacrosanti perchè redistribuiscono la ricchezza, ma dovremmo chiedere all’Europa e alla Germania una serie di provvedimenti per creare più domanda e combattere l’infedeltà fiscale in modo da abbassare la pressione fiscale a tutti. C’è tanta enfasi sui decreti “Sblocca Italia” e “Salva Italia”, Renzi è un campione nel portare fiducia alle sue idee, ma concentriamoci sul lavoro».

«In campagna elettorale hanno tutti capito – ha dichiarato Paola De Micheli – che Grillo, con il suo antieuropeismo, non poteva essere l’alternativa. Abbiamo vinto un po’ per questo e un po’ per le nostre capacità: in più questa volta siamo riusciti a comunicare bene i nostri progetti. Dobbiamo consolidare e dare stabilità a questo 41% e prenderci le nostre responsabilità. La prossima settimana – il discorso è poi finito su una questione piacentina - avremo notizie importanti su Rdb. Mi è piaciuto il modo in cui hanno operato su questo problema sindacati, enti locali e sindaci del territorio: sono stati tutti molto disponibili. Non sarà facile, la crisi di Rdb non è solo figlia della crisi dell’edilizia, che ha perso 500mila posti di lavoro . Rdb è caduta come un castello di carte, nonostante il suo marchio prestigioso: ora qualcosa si è mosso in questo secondo mese di bando, mi auguro ci siano novità importanti».

«Il leader non va da nessuna parte senza una squadra e una comunità che fanno vivere le sue idee con la partecipazione quotidiana. Sono 7 anni che il Pd è nato da un’intuizione modernissima. Dobbiamo fare un “tagliando” dopo 7 anni con un momento di riflessione per fare i conti: rendiamoci conto che il nostro leader è anche il capo del governo. Io dico che dobbiamo dare linfa a questo partito di elettori, che in futuro avrà bisogno anche di maggiori iscritti, perchè verrà abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Siamo il baricentro del sistema politico italiano – Migliavacca ha fatto un’analisi della situazione che vive il partito – e non ci sono alternative a noi. Abbiamo ricevuto una grande investitura di fiducia, un’apertura di credito a cui dobbiamo saper rispondere altrimenti produciamo disillusione. Due sono le cose da fare: creare nuovi posti di lavoro, incentivando gli investimenti privati delle imprese e rendere trasparente e più semplice lo Stato e la macchina pubblica». Per Migliavacca si sta finalmente superando il bicameralismo, che faciliterebbe maggiormente il dialogo tra enti locali, regioni e Stato. «630 deputati – ha detto – sono troppi, bisogna tagliarli così come dovremo accorpare alcune regioni e le migliaia di piccoli comuni che ci sono in Italia. Questa è la sfida riformatrice».

«Quel 40% preso dal Pd - ha preso la parola anche il sindaco di Piacenza Paolo Dosi – non è casuale. La gente ha capito che siamo l’ultima speranza in grado di dare qualcosa a questo Paese, sia a livello nazionale che a livello locale. Chiedo ai nostri parlamentari di poter agire con meno vincoli sulle attività produttive: dobbiamo essere più liberi per dare, a livello locale, più risposte». Nel corso della serata il sottosegretario Roberto Reggi ha partecipato a un dibattito – moderato dalla giornalista Simona Segalini - sul mondo della scuola e dell’istruzione. Al termine, il cantautore piacentino Daniele Ronda ha tenuto un concerto con Alberto Bertoli, figlio dello scomparso Pierangelo, per presentare in anteprima il tour che li vedrà protagonisti insieme il prossimo autunno.

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