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Formazione senza sprechi: «La Regione finanzi progetti che creino posti di lavoro reali»

I candidati Tarasconi e Molinari (Pd) hanno incontrato le imprese artigiane della Cna

La formazione è la chiave del futuro per molti giovani in cerca di lavoro ma anche per molti non più giovani che magari il lavoro l’hanno perso e devono inserirsi di nuovo in un mondo cambiato, più competitivo, un mondo che richiede competenze e qualifiche. E formazione fa rima con Regione, nel senso che Bologna conta tantissimo in termini di finanziamento di progetti formativi. Conta tantissimo ma troppo spesso i finanziamenti non corrispondono ai risultati. In altre parole, serve concretezza. E’ l’obiettivo chiaro e preciso dei candidati del Pd alle regionali del 23 novembre Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari: «Servono progetti formativi che diano sbocchi reali, che creino posti di lavoro». In altre parole, è ora di investire denaro pubblico in modo produttivo. E per farlo basta guardare i numeri, basta prendere in considerazione enti, scuole, aziende in grado di creare valore aggiunto con i propri corsi e progetti formativi evitando così sprechi anche in questo settore sempre più cruciale. Si è parlato anche di questo oggi all’incontro tra i candidati e i vertici della Cna di Piacenza, associazione che raccoglie migliaia di piccole e medie imprese soprattutto nel settore dell’artigianato. Un osservatorio privilegiato per avere un’idea precisa di ciò che “serve” al mondo del lavoro e, di conseguenza, per farsi un’idea altrettanto precisa dei settori in cui dovrebbero essere riversate energie da parte di chi nel mondo del lavoro vuole entrare. «Esiste uno strumento per capire quali sono le esigenze delle imprese - dice Dario Costantini, presidente di Cna - ed è la piattaforma Excelsior di Unioncamere. Ogni anno è possibile conoscere con una certa precisione i settori nei quali esiste o esiterà più domanda e proprio in base a tali necessità dovrebbero essere orientati i corsi di formazione». E quando i corsi ci sono, quando le possibilità vengono date, sono sempre in tanti a raccoglierle. «Sfatiamo il mito dei giovani che non vogliono fare certi lavori» ci tiene a sottolineare Costantini che nella sua qualità di consigliere della Camera di commercio ha curato il progetto “Antichi mestieri per nuove generazioni” al quale, per 15 posti disponibili, hanno partecipato 150 giovani: «Ho visto laureati in lettere disposti a diventare casari» ha detto. Ed è un segnale forte.

Poche chiacchiere, dunque, e impegni precisi da affrontare con grinta e decisione in Consiglio regionale. E’ ciò che intendono fare Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari rendendo sempre più stretto il legame tra mondo delle imprese e formazione professionale, «già a partire dagli istituti scolastici, che sono fondamentali».  Ma non si è parlato solo di formazione oggi in Cna. I temi sui quali i vertici dell’associazione hanno stimolato i candidati sono l’accesso al credito, sempre difficoltoso, gli appalti pubblici («la pubblica amministrazione e soprattutto quella regionale - ha detto Costantini - si avvale di grandi centri di acquisto penalizzando spesso i piccoli produttori locali. Questa tendenza deve essere invertita»), l’aumento della produttività con l’accesso ai fondi strutturali e la diminuzione della burocrazia, ancora oggi vera piaga di quest’epoca. 

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