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Le intenzioni del Governo

Foti: «Riforma costituzionale pronta a breve»

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in un’intervista a “La Repubblica”: «Sì al “premierato”, favorevoli al ritorno delle preferenze»

La riforma costituzionale «sarà pronta entro fine estate», nel segno del premierato. Lo afferma in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, il piacentino Tommaso Foti. Non è un segnale per Renzi, aggiunge, ma «a tutte le opposizioni».

«Non è la scoperta dell'acqua calda - prosegue Foti - dire che FdI preferisse una riforma presidenziale o semi-presidenziale. Ma sull'elezione diretta del Capo dello Stato abbiamo notato più alzate di scudi. Il Pd credeva nel premierato, quindi sarà più difficile per loro prendere le distanze. Si potrebbe aprire una discussione franca».

Rispetto al no ai listini bloccati espresso da Schlein a Meloni, Foti afferma che «Quando FdI l'ha proposto il Pd ha votato contro. Ben venga il ritorno delle preferenze». «La Carta - dice ancora - non è un totem. Ai tempi dei costituenti l'idea della repubblica presidenziale è stata sposata da fior fior di costituzionalisti. Non è che si vada a scardinare chissà che cosa». Le riforme «si possono fare bipartisan se tutte le parti rinunciano a qualcosa, e noi l'abbiamo fatto. Ma non è che chi perde le elezioni può decidere le riforme al posto di chi ha vinto». Alla domanda se il premierato sia agganciato all'autonomia differenziata della Lega, Foti risponde: «No, i due temi devono marciare su binari diversi. Anche perché l'autonomia differenziata non è una modifica costituzionale: è in Costituzione da 22 anni. Sull'autonomia c'è un problema politico, che ha posto la sinistra, chiedendo che i Lep (i livelli essenziali delle prestazioni) non vengano definiti con decreto del presidente del Consiglio ma con atto che abbia natura di legge».

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