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L'incontro con la stampa

Il sindaco: «Stiamo dando concretezza alla nostra idea di città»

L’Amministrazione fa il punto della situazione: «Siamo una città che investe, che organizza eventi, che sceglie di costruire l’ospedale dentro la tangenziale, recupera aree dismesse e digitalizza i servizi comunali»

«Sono 17 mesi che siamo arrivati qui, 17 mesi molto intensi. Per qualcuno di noi sembrano qualche anno, per la quantità d’impegno amministrativo. Ma stiamo dando concretezza a quell’idea di città e di comunità che avevamo indicato nel programma elettorale, per una Piacenza sempre migliore». Così il sindaco Katia Tarasconi, nel consueto incontro di fine anno con la stampa a Palazzo Mercanti, circondata dalla sua Giunta quasi al completo, saluta il 2023 amministrativo e guarda alle sfide dell’anno che verrà.

Riepilogando le principale attività dell’anno, il primo cittadino si è detta soddisfatta degli obiettivi raggiunti con la sua squadra di assessori. «Stiamo facendo vedere un’idea abbastanza chiara di città, che sta investendo, che organizza eventi, che sceglie di costruire l’ospedale dentro la tangenziale e non fuori. Abbiamo inoltre lavorato per recuperare le scuderie di Maria Luigia per non ricostruire il mercato nello stesso posto. Così chi arriva dal ponte di Po nella zona Nord troverà una bella zona».

Il sindaco vanta l’attività del Comune: «Non abbiamo bucato nemmeno un bando del Pnrr e una scadenza. Si corre molto in questo ente, che è stato riorganizzato nei mesi scorsi». «Oltre cento assunzioni, tra le quali quelle di 10 agenti di polizia locale e 7 ispettori, erano anni che non succedevano queste cose. Portiamo avanti la digitalizzazione dell’ente, a partire dalle pratiche edilizie e il lancio dell’app “Municipium” per le segnalazioni dei cittadini. Ci vorrà però un anno per avere il servizio di segnalazioni all’ente a pieno regime». Soddisfazione anche per i laboratori di quartiere e l’introduzione del baratto amministrativo, con i cittadini impegnati in attività lavorative per il Comune.

«È stato un anno di grandi eventi: il concerto di Radio Bruno, Pulcheria, il Festival del Pensare Contemporaneo, i Fasti Farnesiani, gli eventi estivi al Farnese, e il Natale in centro che sta raccogliendo impressioni positive».

Tra i risultati, il sindaco ha indicato la trasformazione della galleria d’arte moderna Ricci Oddi in Fondazione, l’impegno per l’organizzazione del Tour de France. «Avremo una copertura mediatica straordinaria. L’obiettivo è far vedere al resto del mondo più bellezze possibili di Piacenza». Si è riusciti a non perdere i fondi Pinqua dell’ex Manifattura Tabacchi e a portare a casa anche l’atteso studio di fattibilità del nuovo ospedale. Una settimana fa, poi, il recupero dell’ex Camuzzi di Corso Europa, «ma ci sono anche l’area ex Acna e il progetto per l’Arena Daturi (che purtroppo porterà ad avere un cantiere nell’estate, quando si dovrebbero organizzare gli eventi)». Sul sociale, sottolineatura per i «trenta posti in più negli asili comunali, con due strutture in meno», a causa dei lavori di ristrutturazione del Pnrr.

NUOVO OSPEDALE, CULTURA, I CAFFE’ CON I CITTADINI

Le domande della stampa si sono concentrate su vari temi. La prima pietra dell’ospedale quando potremmo vederla? «Spero di vederla in questa Amministrazione (quindi entro il 2027). Non sarà la costruzione la parte più delicata, ma tutti gli atti antecedenti. Garantisco che su questo tema, il più importante, applico la tecnica del tormento nei confronti della Regione. Siamo quasi a livelli di stalkeraggio, nei prossimi mesi ne riparleremo».

Aree militari. Pertite, abbiamo chiesto a quanto ammonta la bonifica e demolizione di quello che c’è al suo interno. Con il Ministero della Difesa si può arrivare ad un risultato se si ha un progetto pronto. Una cosa è certa, i bandi quando ci sono ci vedono partecipare. Poi anche noi dormiamo 7 ore alla notte.

In ambito culturale, per molti osservatori la mostra dedicata ai “Fasti Farnesiani” non sembra ingranare e il prestito ad Aosta de “Il Ritratto di Signora” di Klimt sotto Natale penalizza la galleria Ricci Oddi. «Siamo molto soddisfatti della mostra al Farnese - è invece la replica di Tarasconi -, sia per la copertura mediatica che per la qualità artistica». «Succede in tutte le gallerie d’Italia che si prestino le opere. Noi le stiamo chiedendo, adesso, ad altri. E con i fondi ottenuti dal prestito si realizzano cose che servono per la galleria, che è un po’ vecchio stile. Andrebbero sistemate tutte le stanze».

Proseguirà l’iniziativa di ascolto dei “Caffè con Katia”. «Li faccio e li farò ancora, la maggior parte delle lamentele che raccolgo è per l’inciviltà altrui. Parlo di alta velocità, rifiuti abbandonati, deiezioni ed escrementi dei cani, parcheggi». Unica domanda alla quale si è sottratta (o meglio, la prima cittadin ha “tirato dritto”) è quella relativa alle critiche che, non solo la minoranza, ma anche la maggioranza, rivolgono alla presidente del Consiglio comunale, Paola Gazzolo (che era presente in aula, insieme ai capigruppo delle forze del centrosinistra).

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