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Il gruppo "Oltre le Correnti" esce dall’esecutivo del Partito Democratico

Rapetti, Fiaschè e Libè motivano la decisione: «E’ venuto meno l’impegno con le linee di mandato. Lavoreremo per un partito aperto e inclusivo»

Il gruppo Oltre le Correnti esce dall’esecutivo del Partito Democratico. Ad annunciarlo i tra rappresentanti del gruppo che, scrivendo al segretario Loris Caragnano, formalizzano le loro dimissioni. Una decisione sofferta che Maurizio Fiasché, Elena Libè ed Elisabetta Rapetti hanno preso per coerenza ed onesta verso i propri elettori. «Riteniamo che negli ultimi anni questo esecutivo abbia disatteso le linee di mandato stilate al congresso 2013 e riconfermate in continuità a marzo 2015, con la segreteria attualmente in carica. Ad aggravare questa situazione c’è la quasi totale mancanza di condivisione di alcuni punti che sono nel Dna del nostro gruppo, ovvero la partecipazione e il coinvolgimento degli iscritti con apertura al dibattito verso la società civile». «Oltre le Correnti ha più volte tentato la strada del dialogo e del confronto, ma riteniamo che la frattura sia ormai insanabile – scrivono Fiasché, Libè e Rapetti – Ultimo atto di apertura verso l’Esecutivo è stata la presentazione in direzione provinciale di un documento da parte nostra, che pur nel suo spirito critico, voleva essere di stimolo, per mettere finalmente in atto una gestione condivisa ed un coinvolgimento di iscritti e simpatizzanti. La nostra azione però non ha incontrato il consenso auspicato cadendo nel vuoto. Vogliamo sottolineare che, anche se fuori dall’Esecutivo, Oltre le Correnti porterà avanti il proprio impegno all'interno del partito, con il medesimo spirito collaborativo come ha sempre dimostrato anche nei momenti più difficili. Allo stesso tempo rinnoviamo l’impegno di portare avanti la nostra azione per la costruzione di un partito che sia finalmente aperto, inclusivo, e basato sulla partecipazione democratica e sul confronto continuo con gli elettori del PD su tematiche di vario genere, all’ordine del giorno dell’agenda politica locale e nazionale. Tale impegno è sentito in particolar modo in questo periodo, dove cresce il numero di disaffezionati della politica che, delusi, si rifugiano sempre di più nell'astensionismo, fenomeno drammaticamente emerso anche nelle ultime tornate elettorali. Siamo al fianco del Pd, ma soprattutto siamo al fianco dei nostri elettori che ci hanno dato il mandato di rappresentarli e lavorare per loro. Non verremo mai meno al nostro impegno». 

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