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Domenica, 28 Aprile 2024
Immigrazione

«Mezzo milione per mantenere i minori non accompagnati, ma il Comune paga extra anche per vestiti e autobus. Perché?»

Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha presentato un'interrogazione dopo un accesso agli atti dal quale sarebbero emerse situazioni da chiarire

«L’affidamento ad un soggetto terzo del servizio di gestione dei minori accompagnati costa al Comune di Piacenza oltre 500mila euro per soli sei mesi, superando 1 milione di euro qualora si decidesse per la proroga; ciò nonostante, pare che il Comune sborsi altre somme di denaro per i minori stranieri, ulteriori rispetto a quelle previste dal capitolato d’appalto».
Questa, insieme ad altre, la tematica oggetto di interrogazione da parte di Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, che a seguito di una serie di accessi agli atti effettuati nelle scorse settimane ha cercato di ricostruire modalità e spese di gestione dei minori stranieri non accompagnati.
«Sono fondamentalmente tre, per ora – afferma la capogruppo – le questioni sulle quali ho ritenuto di soffermarmi nell’interrogazione. 
In primo luogo, dal risultato degli accessi agli atti, emerge che – ad oggi – il Comune di Piacenza abbia sborsato al terzo gestore una somma pari ad Euro 253.813,00 per soli tre mesi e che – ciò nonostante – siano stati sborsate ulteriori somme di denaro, nonostante il contratto di appalto preveda espressamente che il corrispettivo dovuto dall’Amministrazione sia da intendersi comprensivo di tutti gli oneri direttamente o indirettamente connessi all’esecuzione dell’appalto».

«Insomma - scrive Soresi in una nota - già il Comune sborsa, e non poco, per la gestione dei minori stranieri da parte di terzi. Ora si apprende che, addirittura, vengono sostenute ulteriori spese, da aggiungersi a quelle già previste in favore del terzo che questi minori deve gestire. Dall’accesso agli atti, si apprende che dette spese ulteriori sarebbero state sostenute in riferimento a tre macro-aree: 1) spese abbigliamento, 2) spese farmaci, 3) spese trasporti. Tuttavia – osserva Soresi – due di queste macro-aree risultano già comprese nel contratto di appalto, per il quale il Comune di Piacenza ha impegnato la spesa – in favore di Ciesse – di Euro 523.380,00 per sei mesi (ed Euro 1.046.760,00 in caso di proroga).
Senza contare che, in riferimento alle spese di trasporto, occorre sottolineare che il Comune di Piacenza – oltre alle spese afferenti al capitolato di appalto – già si sobbarca il pagamento delle contravvenzioni comminate ai minori stranieri non accompagnati che siano sorpresi senza regolare biglietto a bordo dei bus cittadini».
«Il secondo punto oggetto di interrogazione – prosegue la capogruppo – riguarda la tempistica riferita alla sottoscrizione del contratto di appalto: l’aggiudicazione dei servizi di prima accoglienza a carattere temporaneo è avvenuta nel mese di ottobre 2023 e, sempre nel mese di ottobre, è stato sottoscritto il verbale di consegna del servizio in via d’urgenza, in pendenza della stipula del contratto». 
«Eppure – osserva la consigliera di Fratelli d’Italia – il contratto di appalto risulta essere sottoscritto solo in data 22 febbraio 2024, curiosamente il giorno successivo al mio accesso agli atti (datato 21 febbraio 2024) nel quale chiedevo proprio la trasmissione del contratto di appalto sottoscritto. Il contratto, tra l’altro, risulta essere stato firmato ben oltre il termine di 60 giorni decorrenti dall’aggiudicazione, come invece prescritto dal Codice degli Appalti».

Ultimo oggetto dell’interrogazione della capogruppo è quello attinente i controlli: «Quello dei controlli penso sia un aspetto non secondario – aggiunge Soresi – considerato che, tra l’altro, il contratto di appalto prevede che il Comune di Piacenza possa eseguire, in qualsiasi momento e senza preavviso, interventi di controllo sulle modalità di svolgimento del servizio per verificare che l’esecuzione del servizio avvenga secondo quanto previsto dal Capitolato e dalle norme di legge. Inoltre, la tematica dei minori non accompagnati risulta più che mai attuale: molti abitanti del quartiere Bivio hanno presentato una raccolta firme per segnalare evidenti problemi di decoro e sicurezza nella zona e lo scorso mese di febbraio la Questura di Piacenza ha applicato 45 Daspo nei confronti di giovani, compresi alcuni minori stranieri non accompagnati, ospiti del Petit Hotel».

Per tutti questi motivi, Sara Soresi ha presentato un’interrogazione con quale chiede «il motivo per il quale l’Amministrazione comunale abbia affrontato ulteriori spese oltre a quelle già sostenute in forza del contratto di appalto; il motivo per il quale l’Amministrazione non abbia rispettato il termine di 60 giorni previsto dal Codice Appalti per la sottoscrizione del contratto di appalto e questa sia avvenuta ben 121 giorni dopo, il 22 febbraio 2024, ossia il giorno successivo all’istanza di accesso agli atti presentata da Soresi il 21 febbraio 2024; se le ulteriori somme di denaro siano consegnate direttamente nelle mani dei minori o se, invece, sia l’Amministrazione a provvedere all’acquisto di quanto necessario, consegnandolo poi successivamente agli stessi; se l’Amministrazione Comunale abbia eseguito i controlli previsti dal Contratto di appalto e, in caso affermativo, in quale data siano avvenuti detti controlli nonché l’esito degli stessi».

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