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Molinari e Sckokai (Pd): «La maggioranza si ricompatterà sugli obiettivi, non grazie alle poltrone»

Il segretario provinciale Gian Luigi Molinari e il segretario cittadino del Pd Paolo Sckokai plaudono alla redistribuzione delle deleghe in giunta del sindaco Paolo Dosi. «Abbiamo davanti un anno importante, come partito saremo di supporto all’attività dell’Amministrazione»

In via Martiri della Resistenza, sede della segreteria, incomincia l'attività del Partito Democratico. A margine dell'incontro su Expo organizzato dal partito, i due segretari locali ci tengono a commentare alcune scelte politiche degli ultimi giorni. «Il nuovo anno – è voluto tornare sulle vicende del Comune il segretario cittadino del Pd Paolo Sckokai - si è aperto con l’Amministrazione che ha dovuto risolvere la situazione dell’uscita di Rabuffi dalla giunta. Noi crediamo che il sindaco abbia trovato una posizione equilibrata. I nostri tra assessori – Timpano, Rabuffi e Bisotti – si prendono un bel carico di lavoro e ci fa piacere. Noi riteniamo, essendo la forza più importante della coalizione, che sia una scelta equilibrata –, che si risparmi pure qualcosa per il bilancio del Comune. Mantenere l’assetto in equilibrio aiuterà la giunta a lavorare bene, soprattutto in vista di scadenze importanti: ovvero il bilancio e il Psc. I tre assessori svolgeranno bene il loro lavoro così come lo ha fatto l’assessore uscente Rabuffi, che si è pure dimostrato disponibile ad aiutare i colleghi. Ci apprestiamo ad affrontare il nuovo anno sapendo che sarà un anno decisivo, ci sono alcuni nodi importanti che devono essere affrontati».

«Sarà un anno importante – commenta invece Gian Luigi Molinari, segretario provinciale e consigliere regionale - dal punto di vista della realizzazione del programma. Noi come partito, con le nostre anime che ci compongono, dobbiamo supportare l’attività dell’Amministrazione. Devono occuparsi solo delle questioni esterne, non di quelle interne. La Regione inoltre a breve inizierà a lavorare su alcuni temi emersi in campagna elettorali – per esempio i trasporti per Expo -. Non ci saranno elezioni, è la prima volta dopo alcuni anni, perciò il dibattito sarà sicuramente più sereno e attento ai temi».

Ma il Pd, non distribuendo incarichi agli alleati, non rischia di farsi terra bruciata intorno in vista di appuntamenti elettorali locali futuri? «La composizione di una coalizione non nasce dalla nomina di un assessore. Il lavoro che l’amministrazione e il partito stanno cercando di fare è sugli obiettivi, dobbiamo superare queste discussioni e meccanismi. L’obiettivo della non nomina di un nuovo assessore era anche risparmiare: sono quasi 50mila euro annui, è un atto di risparmio significativo». «La maggioranza si ricompatta sui risultati – gli fa eco Sckokai - non sulla redistribuzione delle poltrone. Il sindaco ha deciso di ristrutturare e redistribuire le deleghe. Dobbiamo ricompattare la maggioranza in consiglio comunale sui risultati e abbiamo due anni e mezzo davanti».

Molinari ha voluto fare una puntualizzazione sulla querelle tra il parlamentare Pd Bergonzi e la Lega Nord locale. «La posizione sul nucleare del Pd nel Piacentino è chiara così come lo è in Regione. Facciamo questa richiesta: il nucleare c’è già stato, il nostro territorio ha già dato. Questo meccanismo di solidarietà va esteso ad altri territori. Bergonzi ha detto parole sagge, chiedendo di affrontare i problemi in modo costruttivo: comunque i dati ci rassicurano sul fatto che lo stoccaggio non avverrà nel Piacentino».

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