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Molinari e Tarasconi (Pd): «Società Autostrade scarica barile sugli amministratori locali»

«Con la chiusura dei caselli la Società Autostrade si nasconde dietro alla bandiera dell’incolumità degli utenti, abdicando in realtà al suo ruolo sociale di servizio pubblico e, fatto ancora più grave, scaricando il barile sugli amministratori locali, costretti a far fronte alla gestione e manutenzione extra delle strade statali e provinciali su cui si sono riversati necessariamente gli automobilisti»

L’economia dell’Emilia Romagna bloccata tre giorni su cinque per la prima nevicata. Una situazione definita “assurda per chiunque sia dotato di un po’ di buon senso”, dai consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari. “Con la chiusura dei caselli – incalzano - la Società Autostrade si nasconde dietro alla bandiera dell’incolumità degli utenti, abdicando in realtà al suo ruolo sociale di servizio pubblico e, fatto ancora più grave, scaricando il barile sugli amministratori locali, costretti a far fronte alla gestione e manutenzione extra delle strade statali e provinciali su cui si sono riversati necessariamente gli automobilisti”.

L’andamento della settimana non è giustificabile – denunciano ancora gli esponenti dem snocciolando i dati -: i mezzi pesanti sono rimasti fermi dalle ore 22 di domenica scorsa fino alle ore 12 di lunedì; martedì si sono registrati blocchi a macchia di leopardo e mal coordinati su tutta la regione; mercoledì ancora stop ai mezzi pesanti e oggi, venerdì 2 marzo, chiusura totale dei caselli di A1 e A21.   “Invece era proprio questa la situazione in cui si sarebbe dovuta garantire la percorribilità autostradale, con eventuali accorgimenti alternativi per tutelare la sicurezza dei viaggiatori. Se per pochi centimetri di neve è già emergenza, cosa avremmo fatto se avessimo avuto nevicate ancora più copiose e frequenti?” – domandano provocatoriamente i consiglieri piacentini che riflettono anche sul danno economico che la interdizione dei caselli ha portato su più fronti.  “Province e Comuni si dovranno quindi sobbarcare ulteriori spese di manutenzione delle strade di loro competenza per l’aumento dei volumi di traffico, senza dimenticare che le Forze dell’ordine sono state impiegate per implementare la chiusura dei caselli e non per presidiare i territori; orario di servizio che per la Polizia locale esce dal monte ore e che viene drenato a Comune e Provincia”.   “E’ grave – confermano gli esponenti dem - che la Società Autostrade non faccia fronte alla sua responsabilità e che tra l’altro l’aumento delle tariffe non abbia portato ad alcun miglioramento del servizio”.  

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