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Movimento Federalista Europeo, rinnovate le cariche. Rinoldi presidente, Ridella segretario

Il 2 aprile si è svolta l’Assemblea annuale degli iscritti alla sezione piacentina del Movimento Federalista Europeo, nel corso della quale sono state rinnovate le cariche sociali. Il professor Dino Rinoldi, ordinario di Diritto dell’Unione Europea nella Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell'Università Cattolica, sede di Piacenza, è stato nominato presidente della sezione. Augusto Ridella è stato nominato segretario; Stefania Dozzo è stata nominata tesoriere. Il Comitato Direttivo è costituito da: Gaetano Rizzuto, Dino Rinoldi, Augusto Ridella e Stefania Dozzo.  Alfredo Durelli e Vane Krcev sono stati designati revisori dei conti. Infine Angelo Bertoncini e Riccardo Buzzi sono stati designati probiviri. Il dibattito che si è svolto tra gli iscritti ha visto al centro le prossime elezioni del Parlamento Europeo. Queste elezioni saranno, infatti, decisive per il futuro dell’Unità europea. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato che, di fatto, queste elezioni saranno un referendum pro o contro l’Europa. Il MFE rivendica l’unione politica e la creazione di un’Europa federale, tra gli Stati disposti a sostenerla. E’ stato richiamato l’appello del presidente Macron ai cittadini europei, appello diffuso con una lettera in tutte le lingue dell’Unione e un video. Il MFE appoggia totalmente tale appello, che ha l’obiettivo di un rinascimento dell’Europa contro tutti i nazionalismi e è a favore di una sovranità continentale. L’Europa non è mai stata così tanto in pericolo e così tanto necessaria. Il ripiego nazionalista è vacuo, è un rifiuto senza progetto. I nazionalisti promettono tutto e il contrario di tutto, con il risultato che gli inglesi, in queste ore, toccano con mano i pericoli di cosa significhi stare fuori dall’Unione Europea.   L’Assemblea ha deciso di promuovere sul territorio iniziative a favore dell’integrazione europea e, in particolare per informare i cittadini su quali sono gli obiettivi che il MFE propugna: la costituzione di una polizia comune di frontiera, di un ufficio europeo per l’asilo, di un Consiglio europeo di sicurezza interna e, ancora, la stipulazione di un trattato di difesa e sicurezza, la realizzazione di uno “scudo sociale” europeo e di una Banca europea per il clima. La prima iniziativa messa in cantiere è un incontro pubblico sulla figura di Ernesto Rossi, con la proiezione di un filmato che ne documenta le opere e ne colloca storicamente il pensiero, del resto ancor oggi estremamente attuale e in linea con quanto espresso da Emmanuel Macron.

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