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Nucleare, risoluzione di Cavalli (LN) in Regione: "Mai più a Caorso"

Risoluzione di Cavalli in Regione: "No al nuovo impianto a Caorso". Ma il Pd è dubbioso: "Chiarisca anche il viceministro Castelli, che è di un altro parere... "

“Il dibattito oggi avviatosi circa la 'road map' del programma nucleare italiano prospettato, costituisce la base per ogni decisione futura sugli indirizzi di politica energetica e pertanto occorre individuare con la massima chiarezza e precisione quelle che costituiscono da sempre le priorità inderogabili per i Comuni che hanno già ospitato impianti nucleari”.

"ESCLUDERE CATEGORICAMENTE CAORSO" - È quanto si legge nel testo della risoluzione presentata da Stefano Cavalli, della Lega nord, nella quale si sottolinea "l’opportunità di costituire un gruppo di lavoro, composto da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza e Comune di Caorso, al fine di concordare una posizione comune e condivisa di dissenso alla collocazione di un nuovo impianto o centro di ricerca nucleare a Caorso". Nel documento si impegna quindi la giunta regionale "ad attivarsi, di concerto con gli enti locali interessati, presso i ministeri competenti al fine di dismettere definitivamente, nei tempi previsti e concordati, la centrale nucleare di Caorso ed ad escludere categoricamente il comune di Caorso tra i potenziali siti per la produzione o ricerca sull’energia nucleare". Altro impegno chiesto all’esecutivo regionale: che la realizzazione di centrali nucleari, centri di ricerca e siti di stoccaggio di scorie nucleare sia subordinata a quesiti referendari.

"LEGA CONFUSA" - Sta "sull'attenti", tuttavia, la parlamentare piacentina del Pd Paola De Micheli: “Caorso ‘padana’ si prepari al ritorno al nucleare nel giro di quattro anni. E’ il destino che il viceministro leghista Roberto Castelli prospetta per il paese del Piacentino. Le dichiarazioni dell’esponente del governo Berlusconi in un’intervista in televisione sono la conferma della condotta sin qui tenuta dall’esecutivo nella delicata questione del nucleare, una condotta segnata dall’improvvisazione e dallo spregio della volontà delle singole comunità locali. L’esatto opposto del federalismo che fa parte della propaganda del Carroccio".

"PER CASTELLI IL NUCLEARE TORNERA' QUI" - "L’ipotesi, tratteggiata dal viceministro, di recuperare quanto rimane dell’impianto di Caorso per riavviarlo in pochi anni contrasta con quanto hanno sempre sostenuto altri esponenti del governo di centrodestra e gli stessi amministratori locali del Comune della bassa piacentina - prosegue De Micheli -. Un dibattito, quello sulla ripresa del nucleare, che è sfuggito al controllo di un esecutivo che non ha una politica energetica e brancola nel buio sul rilancio delle fonti alternative e rinnovabili. Per questo sarebbe quanto mai opportuno interrompere questo stillicidio di dichiarazioni e proposte sgangherate per fare definitivamente chiarezza sul tema. I primi ad avere diritto alla verità sono i cittadini di Caorso e del territorio piacentino. Il Partito Democratico ha proposte concrete per il rilancio della politica energetica italiana e ha più volte manifestato una posizione netta sulla questione nucleare: la priorità è quella di completare lo smantellamento della centrale di Caorso e va respinta ogni ipotesi di insediare nel nostro paese impianti dotati di una tecnologia ormai obsoleta e non del tutto sicura”.

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