Guardie mediche, Pollastri (Fi): «Chiusura è decisione avventata da parte dell’Asl»

Arriva in Regione la protesta contro la chiusura dei presidi di guardia medica di nove Comuni della provincia di Piacenza. A esprimere forti riserve e a chiedere maggiori informazioni su una decisione che sta creando grosse preoccupazioni nei territori interessati è il consigliere di Forza Italia Andrea Pollastri, il quale ha presentato un’interrogazione alla Giunta per sapere, prima di tutto, «se la decisione sia irrevocabile o se sia possibile posticipare la sospensione» di detto servizio e «in che modo, dal 1° settembre, verrà garantita l’assistenza medica nei comuni interessati al di fuori degli orari di attività dei medici di base». Ricordando come la scelta dell’Asl di Piacenza di interrompere il servizio del 31 agosto nei comuni di Bobbio, Ottone, Travo, Ferriere, Borgonovo, Farini, Carpaneto, Pianello e Morfasso, rischi di «lasciare sguarnito gran parte del territorio provinciale di un servizio essenziale, soprattutto in montagna, dove la popolazione è per lo più anziana e i presidi ospedalieri difficili da raggiungere» e «compromettere il lavoro di 28 medici attualmente occupati come Guardie mediche», Andrea Pollastri nutre forti perplessità e preoccupazioni su se e come sarà garantita l’assistenza 24 ore su 24 e 7 giorni alla settimana, dal momento che le medicine di gruppo che ne avrebbero dovuto prendere le competenze non esistono ancora ovunque, ne saranno attivate prima di settembre, e su quale sarà il destino delle guardie mediche. Il consigliere di Forza Italia chiede inoltre di sapere «quale sia il risparmio complessivo dell’operazione», denunciando come questa politica di tagli praticata dall’Asl negli ultimi anni, ha «lasciato la montagna priva del servizio di guardia medica, specialmente nei periodi estivi, malgrado la presenza di turisti e villeggianti».