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Polledri e Casarola: «Fuori i maleducati da Piacenza»

La campagna elettorale dei due candidati al Consiglio comunale della Lega

Si intitola così la campagna contro la maleducazione proposta da alcuni leghisti e lanciata nei giardini Merluzzo. Con i candidati Massimo Polledri e Valentina Casarola si sono aggiunti militanti nuovi e vecchi. «Sono state fatte sporadiche campagne - affermano i leghisti - contro la maleducazione ambientale in passato, in altre amministrazioni, sul rapporto uomo-donna e poi ricordiamo “Parma non è un porcile” oppure le campagne “la maleducazione non è un handicap” per i parcheggi selvaggi e sui posti disabili. Tutte cose buone. È però ora di dire “basta alla maleducazione a 360 gradi” per evocare educazione è rispetto delle regole in generale e della comunità dove si vive. Vale ovviamente per tutti e non deve essere limitata all’ora di educazione civica».

«L’educazione è il passaporto per restare in una comunità e lo si impone tutti uniti. Istituzioni e cittadini devono offrire e pretendere comportamenti educati e rispettosi. Basta per esempio con lattine, birre, bottiglie rotte in giro, gente che si lava in pubblico o che fa i propri bisogni senza ritegno (vale anche per i cani). Presto un piano per denunciare e sanzionare comportamenti incivili con possibilità di multe differite. Possibili anche controlli sulle abitabilità e sulle effettiva residenza.

Premesso che ci sono fior di italiani maleducati e che nessuno è escluso c’è poi una giustificazione “politica” o “intimidatoria” nei confronti degli stranieri. La intimidatoria deriva dalla sostanziale non punibilità con sentimenti di abbandono provati quando viene chiamata polizia municipale o altre. La giustificazione politica è invece dovuta al fatto che “sono fatti così”. E’ ora di passare dalla sottomissione di fatto nostra alla loro assimilazione. Passare dalla integrazione e che è largamente in crisi al modello della assimilazione. La campagna “via i maleducati da Piacenza ne è un primo tassello».

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