Pontedellolio, Pdl: "Difficile fare la minoranza in un paese così"

Così il gruppo di minoranza del Pdl di Pontedellolio esprime il proprio disagio: "In questo secondo anno di mandato, il gruppo di minoranza ha cercato di essere informato di ciò che accade nel nostro territorio comunale, di informare i cittadini là dove possibile, di fare proposte, di comprendere le scelte politiche fatte da questa amministrazione" 

"Ma fare minoranza, in un paese come Pontedellolio, è un compito difficile, spesso impopolare, che richiede impegno, tempo ed etica. Bisogna assistere alle decisioni dell’amministrazione voluta dai pontolliesi e votata con tanta convinzione, con grande e ampio consenso. Amministrazione che spesso si rivela, attraverso le scelte amministrative che compie, problematica per il nostro paese, ma i  Pontolliesi ne hanno condiviso il programma elettorale, hanno condiviso la politica già dimostrata nel precedente mandato, e quindi il nostro compito è ancora più complicato".

E prosegue: "Sinceramente poi non capiamo, le critiche mosse del circolo Pd all’attuale amministrazione. Solamente adesso, e nonostante a suo tempo le ripetute frequentazioni pre-elettorali con la stessa, culminate con il loro appoggio esterno, scopre che le scelte in materia di scuola, sociale, sviluppo, viabilità e per ultima l’abbandono dell’associazione intercomunale della Valnure, siano state di grande ottusità strategica per il futuro della nostra comunità. Ci fa piacere, essere stati lungimiranti ma nello stesso tempo, ci chiediamo perché il Pd se n'è accorto solo ora. Bastava che leggesse il nostro programma elettorale punto per punto, per trovare le soluzioni idonee alle loro attuali, giustificate, preoccupazioni".

PONTEWEB - E ancora: "Non era meglio presentarsi ai cittadini di Pontedellolio con una propria lista, mettendoci la faccia, magari perdendo come è successo a noi, ma esprimendo in consiglio comunale dei propri rappresentanti, che avrebbero dato voce alle proprie idee, invece di dare un tacito assenso, a nostro giudizio politicamente sbagliato. Un appunto anche a chi tanto vuole fare informazione attraverso i media, al sito Ponteweb, non abbiamo partecipato alla riunione tenuta sul Psc il 25 Gennaio 2011 (eravamo presenti alle riunioni precedenti) non per scarsa sensibilità al problema, che consideriamo di grande importante per il futuro del nostro paese, ma perché riteniamo che il nostro ruolo sia quello di esaminarlo nelle sedi opportune, e cioè nelle commissioni consigliari (come già stato fatto), e successivamente in consiglio comunale. Inoltre la fase di concertazione, tra attori economici, cittadini deve avvenire con l’amministrazione e non il consiglio. Quindi ben venga l’informazione, ma corretta".

"SCELTE COMODE" - E continua: "Abbiamo assistito ad una politica di “scelte comode e veloci” come tagliare i servizi sul sociale, ricordiamo i tagli all’asilo nido, alla scuola a tutti i servizi legati al sociale come il sostegno alle famiglie. I servizi sociali dovrebbero essere una certezza per una comunità così piccola. Il problema del fenomeno bullismo, infine è stato un problema sollevato in primis dal gruppo di minoranza.

E conclude: "Questa è un'amministrazione che spesso non da la possibilità d’intervenire per tempo nelle decisioni importanti, che non cerca la condivisione di scelte strategiche (come il nuovo piano di sviluppo comunale, come l’inserimento di aree commerciali che sottraggono forza alla realtà economica già presente sul territorio) all’interno del consiglio comunale, amministrazione che su questi temi non vuole sentire cosa il gruppo di minoranza ha da dire. Abbiamo cercato di dimostrare ai Pontolliesi che siamo a disposizione non della sola minoranza che ci ha votato ma anche di chi il voto e la fiducia l’ha consegnata all’attuale amministrazione".