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La polemica

«Prima di costituirsi parte civile serve dimostrare di essere parte offesa o danneggiata, il Comune non lo ha fatto»

I consiglieri Zandonella e Soresi intervengono sulla mancata costituzione di parte civile del comune da parte del Comune nel processo per lo stupro di via Scalabrini. Depositata anche un'interrogazione

A seguito della nota della Procura della Repubblica, la quale informa che il Comune di Piacenza non si è costituito parte civile nel processo per violenza sessuale nei confronti di un cittadino guineano per i fatti accaduti il 21 agosto scorso in via Scalabrini, il consigliere comunale Luca Zandonella (Lega) ha depositato una interrogazione: «Ho appreso con grosso sconcerto che il Comune di Piacenza non si è costituito parte civile nel processo per il gravissimo fatto di cronaca nera dello scorso agosto, accaduto in pieno centro storico». «Ricordo - dice -  che il sindaco, nelle ore successive, dichiarò: "Ne abbiamo parlato in giunta e convenuto che costituirsi parte civile è prima di tutto un atto morale, è giusto farlo nei confronti della vittima e della città: non vogliamo che passi il messaggio che Piacenza è questa!. Parole che condividevo ma che, alla prova dei fatti, parrebbero non essere state rispettate. Ho quindi chiesto tramite una interrogazione - continua il consigliere della Lega - le motivazioni per le quali il Comune non si sia costituito parte civile. Trovo molto grave che non si sia proceduto in tal senso, in primis per rispetto della vittima, e poi anche per l'enorme danno d'immagine arrecato alla città di Piacenza da parte del cittadino proveniente dalla Guinea, visto l'eco nazionale che la notizia ebbe».

Gli fa eco anche la capo gruppo in consiglio dei Fratelli d'Italia, Sara Soresi che entra nel tecnico dicendo: «La procura spiega che non è stato allegato dal Comune nessuno atto al fine di approva la sua legittimazione a costituirsi parte civile. E' questa la parte fondamentale del comunicato perché sottolinea un'inattività da parte del nostro Comune. Si entra in tecnicismi, me ne rendo conto, ma cerco di spiegarlo in modo semplice: prima di costituirsi parte civile, occorre riuscire ad essere riconosciuti quale persona offesa o danneggiata dal reato e questo si fa mediante l'allegazione di memorie e documenti. A quanto pare, non è stato fatto».

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