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«Sui profughi scontro tra "pezzi" dello Stato e pessimo esempio ai piacentini»

Marco Bergonzi (Pd): «I cittadini stanno assistendo attoniti ad una situazione che, a partire dalla questione dell’assegnazione dei richiedenti asilo, ma non solo, impone una soluzione in tempi brevissimi»

«Guardo con viva preoccupazione al crescente scontro istituzionale in atto tra la Prefettura e diversi sindaci del territorio piacentino, in primis il comune capoluogo. I cittadini stanno assistendo attoniti ad una situazione che - a partire dalla questione dell’assegnazione dei richiedenti asilo, ma non solo - impone una soluzione in tempi brevissimi», scrive in una nota l'onorevole Pd, Marco Bergonzi. 

«Personalmente mi sento in dovere di sottolineare la gravità di quanto sta accadendo anche perché, in qualità di relatore, poche settimane fa ho pubblicamente presentato il Decreto Città Sicure alla Commissione parlamentare XIV “Politiche per l’Europa”. Nel testo si evidenzia quella "collaborazione istituzionale" sulla quale si fonda il concetto di “sicurezza integrata”, definita come l’insieme degli interventi assicurati da Stato, regioni ed enti locali, nonché da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza con la finalità del benessere delle comunità territoriali». 

«Proprio in riferimento al contenuto ed alle chiare indicazioni di questo importante provvedimento si sta dando un pessimo esempio ai piacentini, che guardano con sconcerto ad uno scontro tra pezzi dello Stato che costituisce l'esatto opposto della collaborazione interistituzionale indicata come pilastro sul quale basare le scelte da compiere. Scelte delicate perché riguardano i cittadini e delle quali, nei confronti dell'opinione pubblica, rispondono i rappresentanti localmente eletti».

«In carenza del dialogo con il territorio che è indispensabile per "accompagnare" decisioni complesse,  - continua - ho contattato oggi stesso il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Gianpiero Bocci esplicitandogli che ritengo opportuno che il Ministero convochi al più presto un incontro con la Prefettura, i rappresentanti Istituzionali e gli amministratori locali, per un non più rinviabile e definitivo confronto, con l'obiettivo di risolvere insieme una situazione che, proprio in quanto complessa, va affrontata con unità d'intenti e con la più ampia condivisione. Qualora ciò non dovesse essere possibile con la celerità che la situazione richiede, per la responsabilità che il ruolo istituzionale che rivesto impone, mi farò personalmente promotore di un incontro con stessi soggetti, per adottare decisioni condivise, nell'esclusivo 'interesse della comunità  piacentina».

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