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«Telecamere, illuminazione, via Roma e altro: così abbiamo reso Piacenza più sicura»

Il gruppo consiliare della Lega nel Comune di Piacenza interviene dopo l'attacco da parte del consigliere Rabuffi

«Non ci stupiamo che il consigliere Rabuffi, isolato nello scenario politico piacentino, per trovare visibilità starnazzi di promesse non rispettate sul fronte sicurezza da parte dell'attuale amministrazione. Il consigliere del gruppo "Noi (o forse sarebbe meglio la parola Io) in Comune", fa finta di non ricordare cosa abbia concretamente realizzato l'assessorato guidato dal nostro Luca Zandonella (in foto)». 

Così il gruppo consiliare della Lega nel Comune di Piacenza interviene dopo l'attacco da parte del del consigliere Rabuffi

«Dovremo deluderlo - scrivono i leghisti in una nota - dopo l'ennesimo triste comunicato pieno di rancore, ricordandogli che in questi anni, grazie a meritevoli progetti, il Comune di Piacenza ha ricevuto ingenti risorse dal Ministero dell'Interno per aiutare le forze dell'ordine nella gestione della sicurezza. Grazie al lavoro dell'assessorato - continua il gruppo consiliare leghista - sono stati ottenuti 200mila euro per aumentare fortemente la videosorveglianza cittadina (e nello stesso progetto altrettante risorse sono state stanziate dall'amministrazione comunale), 45mila euro per "Scuole Sicure" (grazie al quale è stata istituita per la prima volta nella storia della Polizia Locale di Piacenza l'unità cinofila anti-droga) ed oltre 36mila euro per il contrasto alle truffe nei confronti della popolazione anziana».

Luca Zandonella-11«Viste le palesi falsità che Rabuffi continua a diffondere - prosegue la nota - è doveroso rinfrescargli la memoria. Nel programma elettorale, l'amministrazione Barbieri promise interventi su numerosi fronti, per quanto di competenza comunale: l'aumento della videosorveglianza (fatto, con oltre 50 nuove telecamere presenti, tra cui quelle lettura targhe che controllano in tempo reale tutti gli ingressi ed uscite della città), contrasto all'abusivismo (fatto, con numerosi sequestri, effettuati anche con personale in borghese, oltre che l'inserimento obbligatorio della targa nei bigliettini dei parcometri, onde evitarne la rivendita), strumenti di autodifesa per gli agenti di Polizia Locale (fatto, con body-cam e spray al peperoncino, oltre che innovativi sistemi di controllo come TargaSystem), istituzione dell'unità cinofila (fatto, come descritto precedentemente), regole restrittive per i minimarket etnici (fatto, con apposito regolamento), affrontare di petto i problemi del quartiere Roma (fatto, con specifiche regole per i locali della zona, l'organizzazione di numerose attività nei Giardini Margherita - come il grest estivo con decine e decine di bambini, oltre che l'aumento dei controlli), il potenziamento della pubblica illuminazione (fatto, fondamentale in certe zone della città) e l'aumento dei gruppi di controllo di vicinato della città (fatto, con oltre 20 gruppi attivi). Dalle parole siamo passati ai fatti, checchè ne dica Rabuffi, che nel suo comunicato ha dovuto sottolineare, forzatamente, la sua adesione ad "Alternativa per Piacenza", fatto che nessuno gli aveva chiesto e per cui la città non sarà particolarmente interessata». 

«Forse - conclude il Carroccio - perché ha timore di rimanere isolato visto che si rincorrono le voci che non sarebbe una personalità gradita all'interno dello schieramento di sinistra? D'altronde, è lo stesso consigliere Rabuffi ad ammettere che "antiche divisioni" siano presenti. Buona fortuna, consigliere Rabuffi, noi continuiamo a lavorare per il bene di Piacenza».

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