Il Commissario del Pdl Trespidi incontra il ministro Lupi al Meeting di Rimini
Il commissario provinciale del Pdl Massimo Trespidi, il consigliere comunale Giovanni Botti e Luigi Contini, hanno incontrato il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi al Meeting di Rimini, in un momento di dialogo e confronto con altri amministratori del Pdl
Il commissario provinciale del PdL Massimo Trespidi, il consigliere comunale Giovanni Botti e Luigi Contini, hanno incontrato il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi al Meeting di Rimini, in un momento di dialogo e confronto con altri amministratori del PdL.
Il Ministro Lupi ha toccato vari temi, dalla continuità del Governo alla rinascita di Forza Italia.
Sul primo argomento ricorda che: “questo governo è nato in un momento drammatico per il paese per una precisa assunzione di responsabilità di Berlusconi e del Pdl. Quindi non accettiamo prediche sulla responsabilità”. In questo momento delicato il Governo deve continuare senza indugi, “passando dalle parole ai fatti”. Le partite dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa e il non innalzamento dell’Iva sono le leve su cui insistere, perché “se saltano questi paletti, la maggioranza si potrebbe anche sfaldare”.
Lupi ha poi anticipato che a breve si definiranno anche le modifiche da apportare alla legge elettorale: si prevede un parziale ritorno delle preferenze, e una correzione ai criteri del premio di maggioranza, per evitare che si possano ricreare situazioni al limite della governabilità come è successo alle ultime elezioni.
Sulla spinosa questione della decadenza di Berlusconi, Lupi auspica che il Pd mandi segnali di apertura e che “non affrontino la questione dal solo punto di vista del pregiudizio politico, perché in gioco c’è l’equilibrio democratico del nostro paese”.
Nel finale giudica positivamente il ritorno a Forza Italia, senza dimenticare però che "imprimere accelerazioni sul progetto o dare le pagelle stabilendo i buoni e i cattivi può forse servire ai progetti personali di qualcuno, ma ha solo l'effetto di indebolire il nostro lavoro". La condizione però perché il progetto possa ottenere un largo consenso è che anzitutto si basi su quei valori del centro destra come l’imprenditorialità, la sussidiarietà e la difesa della famiglia: non di meno si dovrà però cercare di ridare vita a quell’originario movimento politico che riesce ad essere attrattivo su larghe fasce della nostra società e su tutti quei soggetti che intendono impegnarsi positivamente per il rilancio del nostro Paese.