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Viviana Beccalossi (Fd’I): «Poca chiarezza nel centrodestra, Forza Italia fa inciuci con il Pd»

L’assessore lombardo al territorio in città per sostenere i candidati piacentini di Fratelli d’Italia. Foti: «Siamo da sempre l’ultima provincia dell’impero, ora va smantellato il potere rosso»

Viviana Beccalossi, assessore al territorio, all’urbanistica e alla difesa in Regione Lombardia ha fatto visita a Piacenza per sostenere in campagna elettorale “Fratelli d’Italia”, partito in cui milita dalla sua fondazione. Beccalossi ha incontrato il 10 novembre i candidati piacentini al consiglio regionale durante una conferenza stampa.  «La richiesta di scendere in campo – ha esordito il sindaco di San Giorgio Giancarlo Tagliaferri, uno dei candidati in lizza nel collegio di Piacenza - viene dal partito e dal territorio. Siamo stufi di essere considerati sindaci e cittadini i serie B, siamo il finalino di coda in Emilia. Io sono un sindaco che ha dato il suo numero di cellulare a tutti i cittadini, mentre invece mancanza di dialogo tra regione e cittadini, oltre che i problemi di Errani con la giustizia. C’è la voglia di vedere il territorio più difeso: mi viene in mente l’aeroporto di San Damiano e la tangenziale di San Giorgio, mai finita. La regione ha sempre brillato per la sua assenza, al contrario di Lombardia e Veneto che si sono impegnate fortemente per i loro presidi militari. Bisogna gridare forte che siamo di centrodestra, le famiglie si devono mobilitare per andare a votare il 23 novembre. Finché continueremo a non interessarci di questo, avremo cattivi amministratori».

«Mi sono candidata – ha spiegato Edoarda Ghizzoni - soprattutto per essere al fianco degli artigiani e dei commercianti: noto, grazie al mio lavoro di commercialista che ci sono norme troppo rigide nel mondo del lavoro, non sono favorite le imprese. Faccio un appello verso il nostro territorio che rischia di non avere più le guardie mediche. Io voglio far sentire questa voce. Andando nelle nostre montagne ho capito che la gente non conosce le opportunità e le leggi della Regioni. Ci potrebbero essere contributi vantaggiosi per il nostro territorio».

«Ritengo che le vicende – ha detto Tommaso Foti – per cui siamo andati a votare, si commentano da sé. Il presidente della regione è stato condannato perché ha favorito la cooperativa del fratello. L’Emilia è ancora nell’occhio del ciclone per le vicende di giustizia dei suoi consiglieri regionali. Non voglio speculare su vicende che spero si possano risolvere, ma che incideranno purtroppo sul voto del 23 novembre. Va smantellato il potere rosso in Emilia: dispiace che alcuni alleati pensino che l’avversario sia quello dalla propria parte. Fratelli d’Italia fa paura, lo dimostrano anche le ultime elezioni Provinciali. Piacenza è matrigna e non madre per l’Emilia, siamo da sempre l’ultima provincia dell’impero e marginalizzati dalle scelte politiche di sviluppo. Noi guardiamo sempre più con interesse alla Lombardia: è stato un errore non fare il Referendum per passare in questa regione. Almeno lanciavamo un segnale alla nostra regione. Caldeggio Beccalossi per un intervento a favore del collegamento veloce tra Piacenza e Milano. Lei viene da un’amministrazione e una regione virtuosa, che si preoccupa dei servizi e non delle clientele come avviene da noi».

«È passato più di un anno dalla nascita del nostro partito e si è creato entusiasmo a livello nazionale grazie a Giorgia Meloni e a livello locale da Tommaso Foti. Sono elezioni impegnative, bisogna mettere le scarpe comode e andare a parlare con tutti. Dà fastidio a qualche nostro alleato che noi e la Lega diciamo cose di destra. Forza Italia ha votato l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina, ricordiamocelo. Poi queste persone vengono prima dei nostri anziani nell’assegnazione degli alloggi popolari. Dico questo a poche ore dall’aggressione a Salvini a Bologna, con cui siamo divisi su qualche battaglia, ma che era andato a vedere cosa succedeva in questi campi nomadi. Se l’avessero fate queste cose i giovani di Fratelli d’Italia o della Lega avrebbero chiamati i caschi blu dell’Onu. Diciamo basta a questo falso buonismo della sinistra: bene fanno Foti e gli altri candidati a impegnarsi in campagna elettorale. Sono passati tanti anni ma in me e Tommaso è rimasta la passione, la passione per la politica e per i diritti degli italiani. C’è poca chiarezza nel centrodestra in questo momento: anche qua a Piacenza ci sono stati inciuci tra Pd e Forza Italia, le stesse cose sono successe a Brescia. Gli italiani meritano chiarezza e concretezza. Per questo è importante andare a votare, per non far sembrare Piacenza la cenerentola e avvinarla di più all’ente. Se vincerà il centrodestra potremo darvi una mano per migliorare le infrastrutture. Per quanto riguarda il collegamento veloce, mi prendo l’impegno di parlare con l’assessore ai trasporti della regione Lombardia Alberto Cavalli».

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