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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il sito internet che vendeva croccantini per uccidere cani e gatti

LNDC Animal Protection ricorda che l’uso di esche avvelenate è vietato e sporge denuncia perché, pubblicizzandoli, si istiga alla commissione di reati di uccisione di animali

Una vicenda dai contorni poco chiari, in cui però l’unica cosa chiara è che a farne le spese potrebbero essere gli animali. Sul proprio sito web, infatti, un’azienda non meglio identificata pubblicizza e vende una serie di prodotti velenosi per uccidere cinghiali, volpi e altri animali selvatici. Fino a poche ore fa su tale sito erano acquistabili anche prodotti per uccidere cani e gatti, che ora hanno cambiato denominazione e funzione, e non servirebbero più ad ucciderli ma solo ad "allontanarli". Le immagini e i link relativi a questi prodotti hanno fatto velocemente il giro della rete, provocando indignazione e arrivando anche a LNDC Animal Protection, che non ha tardato a chiedere provvedimenti.

«È inammissibile che certe cose vengano anche solo pubblicizzate online, figuriamoci vendute» ha commentato Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. «A seguito delle proteste di tantissime persone scandalizzate, l’azienda ha modificato sul sito la descrizione dei prodotti per cani e gatti da ‘veleno’ a ‘repellente’, ma per tutte le altre specie sono ancora pubblicizzati come veleni che uccidono in breve tempo. Ci siamo rivolti alla magistratura per verificare la veridicità di queste proposte commerciali e, in caso affermativo, per far cessare la vendita di prodotti contrari alle vigenti normative».

«In particolare, è importante ricordare che l’uccisione di animali è vietata dall’art. 544-bis del Codice Penale e – nello specifico – lo spargimento di esche avvelenate è proibito da apposita Ordinanza del Ministero della Salute del 13 giugno 2016 e regolarmente prorogata di anno in anno e quindi tuttora in vigore. Abbiamo quindi sporto denuncia per istigazione a delinquere, in quanto, ammesso che questi prodotti esistano veramente, la loro vendita non sarebbe consentita dalla legge. L’offerta di questi prodotti può comunque spingere le persone a violare le suddette norme ritenendo lecite condotte di avvelenamento che invece sono vietate dalla legge» ha afferma Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.

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