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Nel posticipo di Andria il Piacenza perde battaglia e Guerra

Il Piacenza corre come un gambero verso i bassifondi della classifica. Dopo l'ennesima prestazione fatta solo di generosità e poco altro, i biancorossi stanno con metodo rovinando quanto fatto nel mese scorso. Perdono 1 a 0 con l'Andria

Il Piacenza corre come un gambero verso i bassifondi della classifica. Dopo l’ennesima prestazione fatta solo di generosità e poco altro, i biancorossi stanno con metodo rovinando quanto fatto nel mese scorso. Sìa pur tenendo presente tutte le problematiche fin troppo note, i riflettori di Rai Sport e aver giocato per 50 minuti in superiorità numerica avrebbe dovuto spingere i ragazzi di Monaco ad una prestazione ben diversa da quella esibita questa sera allo Stadio Degli Ulivi di Andria.

PRIMO TEMPO - Dopo un quarto d’ora di buon controllo, con gli azzurri locali in soggezione, come i pugliesi si sono spinti nella trequarti piacentina hanno trovato il gol, seppur su un rigore decretato di quelli che si fischiano solo a favore della squadra che gioca in casa. All’Andria in partenza mancano sei titolari (al Piacenza una squadra intera) ed il portiere Ragni è fin dall’ inizio a caccia di falene; il Piacenza attua all’ inizio un altissimo fuorigioco, rischioso ma efficace che però si scioglie dopo il calcio di rigore decisivo.

Parola fa solo contenimento e lascia Guzman a inventare o colpire con calci da fermo. L’azione è lenta, non trova sbocchi in attacco, nonostante la costante presenza di Avogadri in posizione di esterno alto, altissimo. Al 5’ e al 13’ due punizioni fotocopia di Guzman dalla trequarti sulla fascia sinistra con un disorientato ed insicuro Ragni che esce a vuoto ma i suoi difensori mettono a lato. Al 15’ Lisi si lancia in contropiede con tre biancorossi contro tre difensori azzurri, ma Berretti interrompe il tutto in calcio d’angolo. Al 17’ l’episodio-partita.

Visconti interviene di spalla-gomito su Minesso che al tocco frana in area sul lato corto destro: per l’arbitro è rigore, Visconti si conquista l’ammonizione e Del Core il gol alla sinistra di Cassano che resta immobile a guardare il rasoterra. Al 29’ Guzman tira una punizione dal lato corto sinistro, ma Ragni, benché coperto da un compagno, respoinge di pugno. Al 36’ Melucci chiude in perfetta diagonale a sinistra al limite dell’area su Comini arrivato lì dopo una discesa in slalom di 50 metri. Al 37’ Foglia anticipa in recupero di testa togliendo il colpo sicuro a Gambino su cross dalla sinistra di Comini a 5 metri da Cassano rimasto sulla linea di porta.

SECONDO TEMPO - Al rientro, si attende un Piacenza tutto lacrime e sangue, soprattutto pensando che si sta perdendo tutto quanto è perdibile in termini di gioco, classifica, autostima, appoggio di tifosi, ultras etc.. ed invece la squadra non cambia marcia e cozza contro un Andria che, perso il trequartista per espulsione, si stringe al limite dell’area e parte ripetutamente in contropiede tenendo i biancorossi lontani dalla loro area più di quanto essi stessi non facciano anzi, più volte, sprecano o Cassano evita che la partita termini in anticipo.

Minesso al 1’ scende sulla sinistra e si presenta davanti a Cassano sprecando un’occasionissima tirando a lato. Al 23’ un superlativo Gambino da centrocampo salta la linea difensiva biancorossa con un pallonetto a seguire, arriva al limite dell’ area e poi, stanco, tira alto. Al 27’ Comini sbuca alle spalle di Visconti, entra in area sulla destra e tira a colpo sicuro con Cassano in uscita che riesce a rallentare il pallone con una mano permettendo il rinvio al volo a Melucci sulla linea di porta. Al 29’ Minesso, l’ennesima ala destra che fa ciò che vuole su quella fascia, si beve ancora Calderoni, fa sedere con una finta Visconti come entra in area sul lato corto sinistro, poi si accentra e tira, costringendo Cassano a volare sulla sua destra per respingere.

Al 41’ Calderoni crossa dalla sinistra e Ferrante colpisce a lato di testa in buona elevazione. In pieno recupero, al 49’. Lojodice scende sulla sinistra, entra in area e Cassano salva nuovamente di pugno. I biancorossi, Monaco in testa, rientrano negli spogliatoi mestamente, chissà se pensando agli ingaggi rifiutati in estate o a quelli da accettare prima possibile nelle prossime settimane, dato che giocare gratis piace solo ai bambini della scuola primaria, ma certamente lo stato del Piacenza non è e non può essere il primo o il solo pensiero: è inevitabile ed umano.

Detto ciò, la squadra è stata accettabile fino alla trequarti, poi non c’é uno scampolo di gioco per arrivare al gol, i terzini non salgono con incisività, Melucci non riesce più a salvare la patria e Parola è in parabola discendente. Guzman potrebbe fare qualcosa di meglio se riuscisse a raccogliere lui stesso i cross e gli assist che confeziona, mentre paradossalmente l’espulsione di Guerra toglie a mister Monaco la mala parata di dover fare una scelta tecnica in assenza di alternative di ruolo. Per il resto cosa si può dire. Di fronte a giocatori che non lesinano sforzi agonistici, è ingeneroso bastonare sulla lista da supermercato delle carenze di questa compagine che ha probabilmente ottenuto il meglio quando gli infortuni erano limitati e la condizione psico-fisica di tutti era sincronizzata al top.

FORMAZIONI

PIACENZA: CASSANO, AVOGADRI-CALDERONI-MELUCCI-VISCONTI, MARCHI-PAROLA-FOGLIA, GUZMAN, GUERRA-LISI

ANDRIA BAT: RAGNI, DE GIORGI-ZAFFAGNINI-LA ROSA-CONTESSA, MINESSO-EVANGELISTI-BERRETTI-COMINI, DEL CORE, GAMBINO. Allenatore Sig. G. DI MEO

ARBITRO: Sig. BIETOLINI di Firenze

GOL

ANDRIA BAT: Del Core al 18’ pt (rig)

SOSTITUZIONI

PIACENZA: Esposito per Marchi al 13’ st, Dragoni per Foglia al 23’ st, Ferrante per Lisi al 34’ st

ANDRIA BAT: Manco per Comini al 28’ st, Lojodice per Minesso al 34’ st, Innocenti per Gambino al 37’ st

AMMONITI

PIACENZA: Visconti al 17’ pt per spinta su Minesso, Guzman al 34’ pt per spinta col gomito su Zaffagnini, Foglia al 16’ st per sgambetto su Zaffignani, al 27’ st Dragoni per sgambetto su Evangelisti,

ANDRIA BAT: Evangelisti al 22’ pt per sgambetto su Guzman a centrocampo

ESPULSI

PIACENZA: Guerra al 45’ st per doppia ammonizione (due falli di mano al 32’ ed al 45 ‘ st)

ANDRIA BAT: Del Core per doppia ammonizione (35’ pt sgambetto su Visconti-40’ pt per simulazione di fallo in area di rigore)

GIUDIZI, PAGELLE E VOTI

CASSANO 8 se il migliore è sempre lui, non andiamo bene

AVOGADRI 6.5 cala vistosamente nel secondo tempo, ma ci prova

CALDERONI 5 la sua ala, qualunque essa sìa, ogni volta fa pelo e contro pelo

VISCONTI 5 distrattissimo e nervoso, sul fallo da rigore è ingenuo ed intempestivo

MELUCCI 6.5 cattivo il doveroso, deve duellare con uno stellare Gambino

MARCHI 5 finisce con un taglio al sopracciglio sinistro, la partita per lui era già conclusa

PAROLA 5 Mina lo invoca, ma Alberto Lupo non riceve risposta

FOGLIA 5 come l’ Andria spinge perde il controllo della zona di competenza

ESPOSITO 5 fuori posizione non per colpa sua, sbaglia sempre la seconda partita in cui viene impiegato LISI 4.5 dopo pochi minuti si nasconde sulla fascia laterale, evanescente, combina ancora meno quando l’ ingresso di Esposito lo dirotta sulla fascia destra

GUZMAN 7 ogni pallone giocato sono fischi dei tifosi avversari, ogni pallone lanciato sono fiaschi dei compagni di squadra, ogni punizione sono speranze naufragate

GUERRA 4.5 la peggior prestazione a tutt’ oggi, tutto quello che non deve fare un centravanti nelle sue condizioni l’ ha fatto, compreso quello di farsi espellere per due falli di mano, giocare sempre spalle alla porta e non dettare una che una verticalizzazione

DRAGONI 4 entra in un momento difficilissimo e si fa subito ammonire, poi basta

FERRANTE 5 lo salva la giovanissima età, ma il suo posto non è in Lega Pro

ARBITRO 5 dirige a sprazzi, in ogni caso estrae il regolamento, ma non gestisce assolutamente la partita

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