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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Calcio, il Piacenza travolto al Garilli dall'Este: 4-1

Durissima sentenza ad opera dei diretti rivali dell'Este che sono scesi undici volte verso la porta dei biancorossi, hanno segnato quattro gol, hanno mancato clamorosamente il quinto e per i restanti tiri ci ha pensato un insufficiente Ferrari a metterci una pezza d'onore

Il Piacenza apre il 2015 con l’ultima giornata del girone d’andata e chiude subito la pratica della vittoria finale nel girone e probabilmente abdica anche alla possibilità degli eventuali play-off. E’ questa la durissima sentenza che arriva dopo la batosta interna subita domenica 4 gennaio al Garilli ad opera dei diretti rivali dell’Este che sono scesi undici volte verso la porta dei biancorossi, hanno segnato quattro gol, hanno mancato clamorosamente il quinto e per  i restanti tiri ci ha pensato un insufficiente Ferrari a metterci una pezza d’onore. In serata è arrivata la notizia ormai attesa: Francesco Monaco non è più l'allenatore del Piacenza. Una squadra costruita dai fratelli Gatti per vincere il campionato, si trova ora a -12 dalla vetta, ormai irraggiungibile.

E’ stata una partita specialmente nel primo tempo segnata dagli episodi, ma il manuale del calcio di Josè Altafini dice che se gli episodi ti sono sempre contrari, forse non è solo un problema di episodi.

Andiamo a raccontare quindi di una partita che ha detto molte cose, soprattutto che ci troviamo, a differenza di quello che appariva, alla fotocopia del campionato scorso, in cui tra traversie varie la posizione in classifica era più o meno questa, la contestazione degli ultras identica e il senso di impotenza degli addetti ai lavori molto ma molto simile a quella attuale. Evidentemente la veemenza dialettica dei Gatti aveva visto giusto quando a novembre considerava il campionato chiuso, benché poi gli stessi abbiano dato ennesima prova di volontà rifacendo metà della squadra.

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Al fischio di inzio del Sig. Zingarelli, il quale dimostrerà di essere di manica larga nel giudicare i contrasti fisIci, ma molto fiscale nelle azioni da manuale dell’ammonizione e del calcio di rigore, l’ Este per alcuni minuti prova a prendere il comando del gioco e al 2’ un traversone dalla sinistra fa venire brividi non compresi alla sbadata difesa del Piacenza. Ciò nonostante dall’ottavo i ragazzi di Monaco prendono decisamente il sopravvento e ci si attende una progressiva pressione nella trequarti del bianchi con banda trasversale.

Invece al 13’ l’ Este scende di rimessa e Rubbo calcia dalla trequarti destra una punizione liftata dai 35 mt per Coraini in area di rigore che tende ad andare sul fondo, Ferrari esce scomposto ed invece di accompagnarlo verso il fondo lo sgambetta. Beghetto mette la palla sul dischetto e porta in vantaggio gli ospiti.

Il piacenza rimette la palla al centro, ma la perde subito, Rondon scende sulla sinistra e poi crossa perché così si deve fare, la palla incoccia la schiena di Ruffini, così il cross diventa un assist per l’ accorrente  Turea al limite dell’ area piccola il quale si allunga e di punta insacca il raddoppio.

Il Piacenza è in bambola piena e al 16’ Rondon riceve al limite di centro destra dell’ area di rigore piacentina, fa qualche metro in area e poi calcia in diagonale, Ferrari respinge in uscita di pugno al limite della propria area.

Al 29’ la svolta definita della partita, benché non ci sìa come spesso accade la controprova. Il Piacenza comincia a scuotersi dal torpore, confeziona anche alcune situazioni  pericolose, ma Lorello è bravo e attento e gli avanti di Monaco non sono altrettanto dotati di occhi di tigre.

Esattamente con lo stesso metro, moderatamente generoso, con cui ha prima concesso il rigore all’ Este, l’ Arbitro punisce col penalty una spinta subita da  Minasola in area dopo aver ricevuto dal fondo un pallone passatogli da Adiansi. In tribuna si rianimano tutti, ma Bertazzoli si fa deviare il tiro da un mezzo volo sulla propria destra di Lorello.

Arriva la bufera sette minuti dopo, e che bufera.

Beghetto dalla sinistra calcia un cross un po’ telefonato, Ferrari esce forse abbagliato dal sole   e respinge goffamente andando a terra, purtroppo proprio sui piedi/tronco di Di Maio che sta controllando Coraini e così la palla entra fumandosi una sigaretta per la terza volta in meno di mezz’ ora.

In tribuna c’è già chi si dirige al bar a cercare un corroborante di qualsiasi tipo, mentre la reazione di nervi dei biancorossi porta una serie di calci d’ angolo di cui uno conseguenza al 46 di un’ azione ben congeniata tra Montanari che da centrocampo lancia a Tarantino spostato sul centro sinistra in area il quale colpisce di testa costringendo Lorello a deviare sulla propria sinistra distendendosi a terra vicino al palo sinistro.

Rimontare tre gol in 45 minuti, in una partita che si doveva vincere per agganciare i diretti rivali  e dare un senso di remuntada alle due ultime vittorie, già sarebbe un’ impresa, ma almeno non si perderebbe in casa.

Probabilmente con questo spirito mister monaco rientra in campo e subito sostituisce Lisi, reo di non aver rispettato le disposizioni tattiche impartitegli e alcuni bagliori di antica gloria si vedono.

Al 11’ Hraiech si conquista una punizione centrale dai 22 mt. Batte Volpe  e il portiere ospite ha le sue belle difficoltà a bloccare accartocciandosi a terra in extremis.

Al 34’ l’ Este allontana fantasmi molto relativi. Rondon batte un calcio d’ angolo dalla sinistra, svetta Rubbo ed insacca alla basa del palo alla sinistra di Ferrari.

Già la partita era da un quarto d’ ora in pieno controllo dei ragazzi di Zattarin, ora è una vera e propria agonia.

In verità i biancorossi continuano a presentarsi nella metà campo ospite, ma i pericoli sono molto ipotetici e nemmeno le altre due sostituzioni danno la scossa. 

Comunque al gol della bandiera ci si arriva in pieno recupero. Dalla destra Volpe tiene e crossa un pallone, velo di Girometta e Tiboni, appostato di fronte al primo palo, di collo destro fa arrabbiare Lorello che non volevo così distratti i suoi difensori.

Gli ultras tra poco si affolleranno ai cancelli della tribuna e saranno le uniche voci non sottotono, Zattarin escluso ovviamente. Un altro anno trascorrerà inutilmente alla ricerca della categoria che più compete alla storia del Piacenza Football Club 1919, non a questa squadra, intesa come compendio di tutte le sue componenti.

In mezzo a questo fallimento verranno coinvolti anche coloro che hanno poche o nessuna colpa, ma questa è la regola di tutte le imprese non riuscite.

Se si vuole imparare qualcosa da questo secondo campionato dove i biancorossi non hanno spaccato nulla rompendosi viceversa loro, ma hanno deluso enormemente, si cerchino giovani dal vivaio, dalla provincia e dalle provincie limitrofe che abbiano voglia e motivazione e corsa, non basta aver l’onore di indossare una maglia storica ed importante per essere dei calciatori, dei dirigenti da Piace.

Piacenza - Este: 1-4 ©Alberese/ilPiacenza

In Sala Stampa:

Zattarin: siamo scesi in campo con sei Under. Ci mancava il capitano ed Emiliano Bonazzoli che non è solo esperienza e bontà tecnica, è anche carisma e sprone. Il Piacenza non merita questa classifica, ma l’ unico modo che avevamo per metterlo in difficoltà era prenderlo per tutta la partita con la corsa. Siamo stati bravi a far male quando ne abbiamo avuto occasione ed a gestire con lucidità i momenti difficili in cui gli uomini tecnici del piacenza ci hanno messo obiettivamente in difficoltà.  Turea è veramente bravo, è una mia scoperta in un campetto di periferia e l’ ho voluto fortemente nella mia squadra. Ho il grosso rammarico di aver perso le quattro partite con le ultime quattro squadre in classifica.

Monaco: i primi ad essere rammaricati siamo noi che non volevamo assolutamente incominciare il 2015 così né giocare in questo modo, che non era come ci eravamo prefissati. A fronte di questo risultato, le contestazioni sono inevitabili ed è difficile trovare  delle giustificazioni. Però. Ad eccezione della partita col Rimini e dell’ ultimo quarto d’ ora con Imolese, sono dell’ avviso che abbiamo sempre fatto la partita, anche quando ci siamo fatti rimontare dalla Correggese in casa.  Per questo dobbiamo continuare a lavorare partita per partita e non fare né programmi né ipotesi di obiettivi anche a breve termine. Lisi l’ ho sostituito perché non stava largo come gli avevo chiesto per la generosità di voler recuperare quanto prima. Dovevamo affrontare Este stando larghi e non l’ abbiamo fatto come dovevamo. La campagna acquisti è stata svolta col mio accordo e la Società sa che ci mancano 96 di categoria che dovrebbero arrivare in settimana. Domani analizzeremo questa sconfitta e prepareremo la prima di ritorno sabato prossimo. Non vedo perché dovrei dare le dimissioni

PIACENZA  -  ESTE    1 – 4

PIACENZA:  FERRARI, ZAGNONI-ADIANSI-RUFFINI-DI MAIO, TARANTINO, MONTANARI (TIBONI al 16’ st)-MINASOLA, LISI (HRAIECH al 1’ st)-VOLPE-BERTAZZOLI (GIROMETTA al 32’ st). ALL.: FRANCESCO MONACO

ESTE:  LORELLO, FAVARO-SCOTTON-BAGATINI MAROTTI-BEGHIN, TESSARI-TUREA (FYDA al 38’ st)-RUBBO (MARIO al 45’ st)-RONDON, CORAINI (ZOPPELLETTO al 14’ st)-BEGHETTO. ALL.: GIANLUCA ZATTARIN
ARBITRO: SIG. ZINGARELLI da SIENA

GOL
PIACENZA:  Tiboni al 47’ st
ESTE:  Beghetto al 13’ pt, Turea al 14’ pt, Di Maio (aut) al 36’ pt, Rubbo al 34’ st
AMMONITI
PIACENZA: Tarantino al 14’ pt, Zagnoni al 7’ st, Ruffini al 33’ st
ESTE:  Scotton al 20 ‘ pt, Tessari al 45’ pt, Bagatini Marotti al 3’ st, Zoppelletto al 19’ st

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