Nuovo colpo del Rebecchi Lupa: arriva Federica Stufi
Federica Stufi, 21 anni, da ieri è nel Rebecchi Lupa Piacenza. Enfant prodige del volley, inizia a giocare a 5 anni fino a quando, a soli 17, diviene capitano della nazionale Juniores e vince l’oro europeo
E’ toscana, precisamente di Figline Valdarno. Ha 21 anni compiuti lo scorso marzo e nella borsa una serie infinita di successi. È la blasonata Federica Stufi, nel volley dall’età di 5 anni, ultimo acquisto del Rebecchi Lupa Piacenza.
Con la Nazionale Prejuniores, nel 2004, vince il bronzo agli europei e ai mondiali. L'anno successivo diviene capitano della Nazionale Juniores con cui vince l'oro Europeo e giunge quarta ai mondiali. Nel 2006 lascia il Club Italia per approdare in A2 nel Cremona dove in regia c'è la neo regista piacentina Giulia Rondon. Nel 2008/2009 esordisce in serie A1 a Chieri, gioca nella seconda parte del campionato con ottimi risultati ed è nuovamente convocata da Barbolini nella Nazionale seniores.
Studentessa di sociologia e politiche sociali a Firenze, Federica Stufi è ora nel gruppo di azzurre che fra pochi giorni parteciperanno alle Universiadi a Belgrado. "Sono molto contenta, Piacenza è una squadra che speravo mi contattasse" sono le prime parole “piacentine” di Federica Stufi.
Con la Nazionale Prejuniores, nel 2004, vince il bronzo agli europei e ai mondiali. L'anno successivo diviene capitano della Nazionale Juniores con cui vince l'oro Europeo e giunge quarta ai mondiali. Nel 2006 lascia il Club Italia per approdare in A2 nel Cremona dove in regia c'è la neo regista piacentina Giulia Rondon. Nel 2008/2009 esordisce in serie A1 a Chieri, gioca nella seconda parte del campionato con ottimi risultati ed è nuovamente convocata da Barbolini nella Nazionale seniores.
Studentessa di sociologia e politiche sociali a Firenze, Federica Stufi è ora nel gruppo di azzurre che fra pochi giorni parteciperanno alle Universiadi a Belgrado. "Sono molto contenta, Piacenza è una squadra che speravo mi contattasse" sono le prime parole “piacentine” di Federica Stufi.