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Vedi Trento e poi muori. Il Palaghiaie ancora off-limits per la Lpr

E’ ancora terra amara il palasport di Trento per la Lpr Piacenza, i biancorossi escono sconfitti in terra dolomitica con un netto 3-0 che riporta i ragazzi di Giuliani al settimo posto in classifica distanziati da Verona e superati anche da Monza

E’ ancora terra amara il palasport di Trento per la Lpr Piacenza, i biancorossi escono sconfitti in terra dolomitica con un netto 3-0 che riporta i ragazzi di Giuliani al settimo posto in classifica distanziati da Verona e superati anche da Monza. Una partita quasi senza storia nel primo e terzo parziale, mentre maggiore equilibrio vi è solo nel set di mezzo incominciato però con un netto 8-2 per i padroni di casa , difeso sino al 25-23. Troppo netta la differenza in campo vista tra la squadra seconda in classifica ed imbattuta in casa e Piacenza, al quarto stop su cinque gare nel girone di ritorno ed in difficoltà nel ritrovare un assetto di squadra senza Marshall in campo. E’ evidente ormai come lo schiacciatore caraibico sia il vero uomo di equilibrio in campo, con la sua assenza Piacenza diviene zoppa in attacco e fatica in ricezione, perdendo quelle sicurezze acquisite nel girone di andata dopo un inizio di stagione tutt’altro che agevole.

Il calendario non ha dato tuttavia una mano alla Lpr costretta ad affrontare quattro delle prime cinque della graduatoria nel giro di 20 giorni;  ora però inizia una fase più morbida con le prossime sei uscite in cui i biancorossi andranno ad incrociare le formazioni della parte bassa potendo cosi “ricostruire” una classifica che si è fatta meno intrigante cercando al contempo di accorciare le distanze da una Verona che con Grbic in panchina ha letteralmente cambiato passo. Al Palaghiaie la superiorità della Diatec si palesa in particolare in attacco dove la squadra di Lorenzetti ha saputo imprimere un ritmo infernale al cambio palla con il 64% di positività , grazie in particolare a Stokr con 16 punti e 68%, Urnaut con 10 e 64% e Lanza 12 e 50%; Giannelli ha avuto risposte confortanti anche dai centrali Solè e Van De Voorde capaci di attaccare rispettivamente con il 67% e 88% rispettivamente 7 e 8 punti. Il solo Hernandez, dall’altra parte del campo con 17 punti ed il 48%, ha saputo reggere il confronto, mentre sono andati in difficoltà sia Clevenot (8  ma con un ottimo 67%), Parodi (3 con il 33%) e Zlatanov (1 e 25). Maggiore equilibrio nei fase di break con i 7 muri di Trento (2 Giannelli e Lanza) contro i 5 degli ospiti (3 Hierrezuelo) e 5 aces trentini (2 Stokr ed Urnaut) sui 3 degli emiliani (2 Hernandez). Anche in ricezione la Diatec ha fatto meglio partendo con un 41% del secondo parziale ed il 38% finale con Lanza al 41% e Colaci al 38%, superiore al 32% di Piacenza  partita con il negativo 14% del primo set, con il solo Parodi sopra la sufficienza (50%), mentre Manià e Clevenot si sono assestati al 23% e 29%.

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