Festival di Teatro Antico, il Teatro del Lemming in "Metamorfosi"
Sta per concludersi l’appuntamento estivo con il Teatro Antico nell’incanto dell’area archeologica di Veleia.
Ispirandosi alle Metamorfosi di Ovidio, il Teatro del Lemming chiude il Festival di Veleia offrendo allo spettatore un‘immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito, del ricordo.
Ultimo spettacolo
Giovedì 5 , Venerdì 6 Agosto - Repliche: ore 20.45, 21.30, 22.15
Ingresso riservato a cinque spettatori a replica
TEATRO DEL LEMMING in METAMORFOSI - Di forme mutate
Con A. Papa, D. Ferrantini, F. Tommasini, K. Raguso, M. Carluccio, M. Munaro
Drammaturgia musica e regia di Massimo Munaro
Il lavoro propone anche una possibile via d’accesso ad un altro livello di realtà, dove siamo posti all’incrocio fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. È come se si precipitasse nel labirinto di una memoria ad un tempo personale e archetipica. Siamo di fronte, forse, a dei fantasmi, all’evocazione di un passato che si fa presente ma che non può tornare. La distanza attore-spettatore mima qui quella distanza irricomponibile che ci separa da ciò che è stato e che non tornerà più. La materia si disfa, si decompone, si mescola. Tutto cambia e si trasforma. Le Metamorfosi cantate da Ovidio si specchiano, così, nelle tante metamorfosi attraversate da ciascuno di noi, in un continuo movimento fra morti e rinascite.
“Convinti che in quest’epoca di “distanziazione sociale” il teatro e la relazione autentica fra attore e spettatore costituisca un pharmakon più che mai necessario, abbiamo accolto le limitazioni indotte dall’emergenza sanitaria, senza rinunciare alla specifica poetica sensoriale della Compagnia denominata “Teatro dello spettatore”. Abbiamo vinto la sfida? Invitiamo ciascuno di voi a darci una risposta”. (Massimo Munaro)
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