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Calendasco, profughi al lavoro per sistemare il capannone sequestrato alla mafia

Protagonisti del progetto sono i 16 profughi ospitati presso l'ostello "Le tre corone" del paese, da alcune settimane impegnati in modo assolutamente gratuito per dare una nuova vita dell’immobile

Al lavoro per riqualificare il capannone della zona industriale di Ponte Trebbia confiscato alla mafia e acquisito dall'amministrazione comunale di Calendasco. Protagonisti del progetto sono i 16 profughi ospitati presso l'ostello "Le tre corone" del paese, da alcune settimane impegnati in modo assolutamente gratuito per dare una nuova vita dell’immobile. Al loro fianco, ha operato un gruppo di studenti francesi arrivati a Piacenza nell'ambito del progetto Erasmus. Sono tutti allievi del Centro di formazione per l'apprendistato di Bloix, cittadina della regione Centro-Valle della Loira. Sotto lo stretto coordinamento di docenti e professionisti dell'Ente Scuola Edile di Piacenza, hanno realizzato passo dopo passo quanto previsto dal progetto dell'intervento: un mix delle migliori proposte emerse con il concorso di idee promosso dal Comune nei mesi scorsi, a cui ha preso parte una ventina di alunni della Scuola stessa. In ragione del servizio prestato, stamattina hanno ricevuto un attestato dall'amministrazione municipale alla presenza del sindaco Francesco Zangrandi, di Filippo Cella e Cristina Bianchi, presidente e direttore della Scuola Edile e di Antonella Liotti di Libera, l'associazione antimafia di don Ciotti. 

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