rotate-mobile
Attualità Cortemaggiore

Cinque Comuni escono dall'Unione della Bassa «per non rischiare di non erogare più servizi ai cittadini»

Girometta (Cortemaggiore): «Nell’ultimo anno e mezzo più criticità sul fronte dei dipendenti e la gestione delle attività come segreteria e ragioneria». Escono anche Caorso, Monticelli, San Pietro e Besenzone. Quintavalla (Castelvetro): «E' un errore ma ne prendo atto»

Dopo otto anni “cade” l’Unione dei Comuni della Bassa Valdarda-Fiume Po. Cortemaggiore, Besenzone, Caorso, San Pietro in Cerro e Monticelli recederanno infatti dall’Ente che raggruppava i sette Comuni della Bassa. Solo Castelvetro e Villanova, a quanto pare, avrebbero intenzione a proseguire. Le Amministrazioni avevano deciso nel 2013 di gestire insieme alcuni servizi come polizia Locale, Servizi sociali, Suap ed altri ancora ma «nell’ultimo anno e mezzo si sono registrate più criticità sul fronte dei dipendenti e la gestione delle attività come segreteria e ragioneria: sono pochi, poche le risorse e non è mai stata data la possibilità di assumere quei 3 o 4 dipendenti funzionali all’Ente» - spiega il sindaco di Corte Gabriele Girometta. L’Amministrazione Magiostrina già il 17 agosto porterà all’esame del Consiglio comunale la delibera di recesso dall’Unione. «Ci si trova bene con i sindaci, tutti hanno dato il massimo per cercare di andare avanti, soprattutto l’attuale presidente Gimmi Distante (sindaco di Monticelli, nda). Ma abbiamo dovuto prendere questa decisione per non rischiare di non erogare più servizi ai cittadini. Non c’è stabilità e non si possono fare miracoli».

Nonostante cinque Comuni avrebbero deciso recedere dall’Ente sovracomunale, «rimane lo spirito di collaborazione – prosegue Girometta -: è stata un’esperienza umanamente positiva e l’intenzione è quella di attrezzarci per proseguire con lo svolgimento di alcuni servizi tramite convenzioni». Si parla in particolare di polizia Locale e Servizi sociali, i quali «sarebbero difficoltosi da gestire per un piccolo Comune», aggiunge il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla che prende «atto della volontà dei colleghi sindaci». «E’ un errore quello che si sta facendo – spiega – ma rispetto le decisioni degli altri amministratori. La priorità è mantenere in essere quei servizi con una qualità ed efficienza soddisfacente per i cittadini». Con il lavoro nell’Unione «sono aumentate le competenze» conclude Quintavalla che, insieme al sindaco di Villanova Romano Freddi sta portando avanti le valutazioni per capire se «può rimanere in piedi un Unione ridimensionata».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinque Comuni escono dall'Unione della Bassa «per non rischiare di non erogare più servizi ai cittadini»

IlPiacenza è in caricamento