Crisi idrica, dossi a San Polo e lottizzazione di “Villa Romagnoli”, le interrogazioni a Podenzano

Sono tre le interrogazioni che i consiglieri del gruppo di “Uniti per Podenzano” hanno presentato al sindaco Alessandro Piva. La prima per chiedere chiarimenti sullo stato della lottizzazione “Villa Romagnoli”, area situata a fianco della “vecchia coop” in prossimità del Parco Urbano, su cui la minoranza è più volte intervenuta negli anni. A seguito della messa in liquidazione della ditta titolare della convenzione di lottizzazione, l’Amministrazione Comunale ha escusso solo una parte della polizza fideiussoria a garanzia delle opere di urbanizzazione; opere che a distanza di anni risultano ancora incompiute. «In particolare - sottolineano i consiglieri – l’area attigua alla palestra del plesso scolastico, a fianco della “vecchia” Coop, versa in un evidente stato di degrado , i cittadini si lamentano. Chiediamo quindi se e quando l’Amministrazione ha intenzione di completare gli interventi».

La seconda interrogazione, invece, è incentrata sull’emergenza idrica. «Da qualche anno l’Amministrazione è corsa ai ripari con ordinanze estive finalizzate a limitare l’utilizzo dell’acqua potabile per scopi diversi da quelli igienico sanitari». «Dopo un inverno in cui le precipitazioni sono state particolarmente scarse, i consiglieri chiedono al sindaco se sono state adottate iniziative volte a prevenire la situazione di carenza idrica esistente. Sappiamo già che quest’estate si presenterà il problema ed è importante avviare da subito una campagna di sensibilizzazione ad un uso consapevole di questa risorsa sul territorio, sia a livello domestico che produttivo. Le ordinanze fatte all’ultimo arrecano disagi alla cittadinanza e non sono risolutive del problema. Meglio parlarne già ora aprendosi, magari, ad un confronto», precisa Riccardo Sparzagni, consigliere della minoranza ed esponente di Fratelli d’Italia.

La consigliera e senatrice Elena Murelli, sottolinea che «considerato il perdurare della situazione di crisi idrica, aggravata dal prolungarsi dell'assenza di precipitazioni atmosferiche di notevole quantità e durata per cui permane una condizione di deficit idrico, non si può a distanza di un anno non aver attuato misure che non siano l’ordinanza last minute per il razionamento dell’acqua. Anche le singole amministrazioni comunali avrebbero dovuto già pianificare interventi anche per la raccolta dell’acqua piovana e il controllo delle eventuali perdite sull’impianto idrico comunale nonché il suo ammodernamento».

I consiglieri hanno presentato una terza interrogazione per conoscere nel dettaglio l’iter che ha portato all’installazione di tre dossi rallentatori di velocità nell’abitato di San Polo con contestuale istituzione del limite di velocità di 30 Km/h nei tratti interessati dai posizionamenti.