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«La prevenzione è ciò che può salvarti la vita»: al via la campagna Lilt contro i tumori al seno

L'ottobre rosa di Lilt prevede la possibilità di effettuare visite senologiche gratuite. Un invito alla prevenzione del cancro al seno e un modo per sensibilizzare le donne piacentine

Con il mese di ottobre, anche a Piacenza prende il via la campagna “Nastro Rosa” Lilt, che prevede la possibilità di effettuare visite senologiche gratuite. Un invito alla prevenzione del cancro al seno e un modo per sensibilizzare le donne piacentine.

Per tutto ottobre la Lilt organizza visite gratuite - per le associate - effettuate da medici specialisti del territorio. Le donne non associate possono aderire alla Lilt anche nel momento stesso della visita, prenotabile al numero 0523384706 chiamando il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 18 e il mercoledì dalle 10 alle 13.

lilt 2021244380349_10223920372549782_3588164016633364739_n-2Si stima che in Italia il tumore al seno colpisca circa 55mila donne all’anno, una su otto. «Un trend in crescita, aggravato anche dal ritardo dello screening causato dalla pandemia. Tuttavia, a un progressivo aumento dell’incidenza della malattia, corrisponde un aumento delle guarigioni grazie all’efficacia delle terapie, con la riduzione della mortalità dovuta alla prevenzione» spiega il presidente della Lilt di Piacenza, Franco Pugliese, presentando l'annuale campagna di prevenzione. «In cinque anni abbiamo raggiunto l’80% di guaribilità dai tumori al seno. La diagnosi precoce è fondamentale anche per le giovani donne, in quanto sono le più soggette a questo tipo di patologia. I casi di cancro al seno nella fascia dai 35 ai 50 anni sono aumentati del 30%: il nostro obiettivo è quello di arrivare a uno screening diffuso partendo dalle prevenzione nelle scuole. Ci stiamo attrezzando affinché le donne possano essere supportate psicologicamente in tutte le fasi di screening ed eventuale percorso terapico. Inoltre, è bene ricordare che anche Federarma collabora con la nostra campagna e molte farmacie piacentine possono orientare chiunque abbia necessità di eseguire screening».

Significativa anche la testimonianza di Carla Libé, storica volontaria Lilt fin dal 1984: «La prevenzione è ciò che può salvarti la vita, in quanto dopo potrebbe essere tardi. Dieci anni fa ho avuto una figlia con una problematica del genere, che ora sta bene e per fortuna si è risolta nel migliore dei modi. Questo avvenimento ha fatto aumentare in me la voglia di fare qualcosa per gli altri, e anche se ho una certa età continuo a farlo molto volentieri».

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