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Martedì, 19 Marzo 2024
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Le donne per il dialogo tra le culture: l'8 marzo protagonisti i giovani e il mondo femminile

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Prefetto in occasione della Festa Internazionale della Donna sarà avviato un momento di confronto per delineare, mediante testimonianze dirette, la figura della donna nella quotidianità dei diversi contesti culturali e religiosi

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Prefetto in occasione della Festa Internazionale della Donna sarà avviato un momento di confronto per delineare, mediante testimonianze dirette, la figura della donna nella quotidianità dei diversi contesti culturali e religiosi.
La locandina, elaborata dai ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti, rappresenta il loro primo contributo all’iniziativa. Ecco di seguito alcune riflessioni formulate dai partecipanti all’iniziativa.

«L’iniziativa nasce per creare ponti tra culture e religioni diverse, tra donne e non solo»
Daniela Lupo, Prefetto di Piacenza
 
«È un'iniziativa di grande rilievo perché consente di avere come protagonisti i giovani e un mondo femminile che, attraverso le interviste, sarà dagli stessi svelato ed esaltato nella loro peculiarità e ricchezza. Un modo nuovo, diverso ed efficace di far dialogare e mettere a confronto il prezioso mondo femminile».
Patrizia Barbieri, Sindaco di Piacenza e presidente della Provincia

«Il coinvolgimento degli studenti della Consulta a "Le donne per il dialogo tra le culture” rappresenta un’occasione di confronto e  di riflessione  ma soprattutto di incontro, con donne che possono testimoniare come affrontare il tema religioso anche in un'ottica di genere sia un tema straordinariamente ricco di implicazioni positive e letteralmente vitale per trovare una circolarità femminile anche nei valori e modelli religiosi. Penso che solo conoscendo e riconoscendo l’altro diverso, attraverso la normalità e la straordinarietà della quotidianità di ciascuno, i nostri ragazzi possano diventare un ponte solido tra culture e generazioni diverse, nella consapevolezza che differenza e diversità di origini, di cultura e credo religioso ne rappresentano il presupposto. Da parte mia un sincero e doveroso grazie al Prefetto, alla Diocesi piacentina e a tutti coloro che hanno  scelto per i ragazzi della CPS un ruolo importante e proattivo e grazie ai ragazzi per aver accolto con l’entusiasmo che li contraddistingue questa proposta che auspico sia la prima di altre, in futuro».
Rita Croci, referente Consulta Provinciale degli Studenti dell’Usp di Piacenza

«Il nostro coinvolgimento come Consulta Provinciale degli Studenti comprende la realizzazione di brevi video-interviste, attraverso cui far emergere analogie e peculiarità delle singole storie, costruendo un percorso intorno alle esperienze di queste otto donne. Siamo onorati di essere stati coinvolti in questa iniziativa, che rappresenta per noi la possibilità di entrare in contatto con realtà spesso lontane dalla nostra, in favore del dialogo tra culture, religioni, generazioni... in poche parole tra “vite”».
Costanza De Poli, rappresentante della Consulta provinciale di Piacenza per il Liceo Gioia

«L'anima e il corpo di una donna contiene in sé la vita perché genera l'amore. Vita, ricevuta da Dio, che scorre nel mondo... lungo le vie... nelle case sotto forma di carità, di preghiera, di ascolto, di servizio di dedizione. Vita che si contrappone alla morte dei cuori».
Madre Maria Emmanuel, Madre Badessa Monastero San Raimondo di Piacenza

«Credo che questo percorso che inizia simbolicamente nella Giornata della donna vada nella direzione auspicata da papa Francesco l’8 marzo 2019, quando, incontrando un’associazione che si occupa di dialogo interreligioso, ricordava che la donna è colei che porta nel mondo «la grazia che fa nuove le cose, l’abbraccio che include, il coraggio di donarsi». Tutte le donne coinvolte - differenti per età, fede religiosa, stato di vita - stanno lavorando, attraverso il loro impegno quotidiano, lontane dai clamori mediatici, per una società che sa tessere relazioni, che non lascia indietro nessuno. Dare voce a queste esperienze - alcune, tra le tante presenti sul territorio - è il primo passo di un percorso che concretizza l’appello con cui papa Francesco concludeva il suo discorso: «Se abbiamo a cuore l’avvenire, se sogniamo un futuro di pace, occorre dare spazio alle donne»”.
Barbara Sartori, giornalista del settimanale della diocesi Il Nuovo Giornale, sta tenendo i collegamenti con le donne delle comunità religiose e gli studenti-intervistatori».

locandina 8 marzo dialogo culture religioni-2

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