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«Logistica alla Careco: nessuna compensazione per Cortemaggiore»

Interrogazione al sindaco Merli dei consiglieri comunali de “La Corte che cambia”, dopo che a fine dicembre il Comune di Fiorenzuola ha approvato un insediamento logistico da 240mila metri quadi, in un terreno al confine tra i due Comuni

«Cosa sta facendo l’amministrazione di Cortemaggiore e quali analisi d'impatto sono state realizzate sulla nuova area logistica tra la Barabasca e località Careco? Quale sarà l'impatto viabilistico sulle strade di Cortemaggiore di tutti quei camion che non prenderanno l'autostrada? Quale sarà l'impatto sulla rete fognaria e del depuratore che sta già lavorando vicino ai suoi limiti massimi? Quale tipo di programmazione e di pianificazione urbanistica e territoriale vuole proporre la Giunta per il futuro di Cortemaggiore? Per applicare i vincoli necessari e indirizzare lo sviluppo territoriale, in particolare dell’Area Produttiva Careco, quali strumenti vuole proporre in maniera concreta questa Amministrazione?». Domande che Claudio Colombi e Raman Deep Dharam, consiglieri comunali de “La Corte che cambia” rivolgono al sindaco di Cortemaggiore Luigi Merli, dopo che a fine dicembre il Comune di Fiorenzuola ha approvato un insediamento logistico da 240mila metri quadi, in un terreno al confine tra i due Comuni. La richiesta di variante urbanistica presentata in Comune a Fiorenzuola arriva dopo che l’Amministrazione Gandolfi aveva siglato un accordo con la Provincia e il Comune di Corte, guidato prima da Gabriele Girometta, per lo sviluppo dell’area tra la Barabasca e Careco. Qui dovrebbero sorgere «tre nuovi capannoni di logistica di base – ricordano i consiglieri con 118 baie di carico e scarico di bancali, in cui oltre 2000 camion al giorno vanno e vengono per movimentare le merci».

«A colpi di piccole varianti ai piani regolatori del territorio la nostra campagna si sta trasformando nel polo logistico Barabasca-Careco, ad alto impatto ambientale e bassissimo impatto occupazionale sul territorio – si legge in una nota dei consiglieri di minoranza -. Le vicine esperienze della nostra provincia ci hanno dimostrato che la logistica è un settore economico in saturazione, con uno scarso indotto locale e spesso accompagnata da dinamiche sociali complesse. Non dimentichiamoci che, poco più di un mese fa, una ditta di trasporto merci di Cortemaggiore è stata indagata per lo sfruttamento di lavoratori nei trasporti. Nonostante le rassicurazioni espresse pubblicamente sia dal sindaco uscente Girometta sia dal sindaco entrante Merli, i 7 chilometri fra Fiorenzuola e Cortemaggiore stanno diventando un unico grande polo logistico, come “La Corte che cambia” sospettava da mesi. È necessario prevedere e applicare dei vincoli di sviluppo territoriale da parte dell’Amministrazione di Cortemaggiore»

Per Colombi e Dharam «le misere compensazioni (ambientali per modo di dire) proposte sono totalmente a beneficio di Fiorenzuola mentre i danni saranno almeno al 50% a carico di Cortemaggiore, e comunque sono del tutto inadeguate a compensare l'impatto ambientale e di inquinamento di polveri sottili che ricadranno su tutti i nostri concittadini, presenti e futuri». «La pianificazione del futuro non è mai stata così importante – conclude la nota -, in un mondo che si muove sempre più velocemente. Abbiamo davanti una grande occasione con i finanziamenti legati al PNRR, occasione che dovrebbe essere sfruttata per dare benefici a tutta popolazione, proponendo una progettualità a lungo termine e sostenibilità per il territorio».

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