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Logistica alla Careco: «Per Fiorenzuola e Corte compensazioni ambientali inadeguate»

Nuovo insediamento da 240mila metri quadri, con tre capannoni, tra Fiorenzuola e Cortemaggiore, i consiglieri di minoranza: «Le amministrazioni perseguono una miope tattica del “fare male”. Servono benefici per la popolazione a lungo termine e sostenibilità per il territorio»

I gruppi consigliari di minoranza di Fiorenzuola e Cortemaggiore contro l’insediamento logistico da 240mila nell’area Careco, proprio al confine tra i due territori. L’insediamento era stato annunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Romeo Gandolfi che aveva firmato un accordo con quella del sindaco Gabriele Girometta per favorire lo sviluppo industriale nei terreni della Barabasca. Insediamenti che si vanno ad aggiungere a quello dell’industria del freddo “New Cold” già in corso di realizzazione in un’area poco prima del casello autostradale di Fiorenzuola.

Lo ricordiamo, a settembre una cordata di proprietari terrieri locali aveva presentato una proposta progettuale, definita da Gandolfi e dai suoi assessori «tanto complessa quanto ambiziosa». Quest’ultimi avevano «richiesto in forza della classificazione già presente dal 2009 sui territori di loro proprietà, cioè quelli ricompresi tra la TAV, l’autostrada ed il torrente Arda, la possibilità tramite procedura ex art. 8 del D.P.R. n. 160/2010 di avviare allo sportello SUAP del Comune di Fiorenzuola un progetto in variante specifica al PSC ed al RUE».

Una variante urbanistica che, a dire dai consiglieri comunali de “La Corte che cambia”, è stata «presentata con tempi sospetti per evitare le limitazioni che sarebbero state valide dal nuovo anno riguardo al consumo di suolo e nuove cementificazioni. A colpi di piccole varianti ai piani regolatori del territorio – scrivono in una nota - la nostra campagna si sta trasformando in un polo logistico Barabasca-Careco ad alto impatto ambientale e bassissimo impatto occupazionale sul territorio. Le vicine esperienze della nostra provincia ci hanno dimostrato che la logistica è un settore economico in saturazione, con uno scarso indotto locale e spesso accompagnata da dinamiche sociali complesse. Non dimentichiamoci che, poco più di un mese fa, una ditta di trasporto merci di Cortemaggiore è stata indagata per lo sfruttamento di lavoratori nei trasporti».

Non mancano le osservazioni sulle questioni ambientali in seguito alla realizzazione del polo logistico, con i cui oneri di compensazione il Comune di Fiorenzuola intende realizzare le nuove scuole elementari e risistemare il parco Lucca di via Roma: «Il progettista prevede un aumento di circa 2.500 camion al giorno. Quale sarà l'impatto viabilistico sulle strade di Cortemaggiore di tutti quei camion che ovviamente non prenderanno l'autostrada?». Aggiungono i consiglieri di “Cambiamo Fiorenzuola”: «L’impatto in termini di polveri sottili e inquinanti sui polmoni dei nostri figli sarebbe quindi bilanciato dai disegni delle nuove scuole e della torretta del parco Lucca? Il lavoro che porterà la logistica di base sarà così importante da bilanciare gli effetti dell’inquinamento prodotto? La risposta non può venire solo dal progetto della recinzione del parco Lucca e dal disegno delle nuove scuole: la torretta sistemata non assorbirà anidride carbonica, non emetterà ossigeno né ci ridarà indietro gli oltre 200.000 metri quadrati di suolo irrimediabilmente compromesso. Perché l'Amministrazione non ha cercato per queste opere fonti di finanziamento alternative rispetto alla svendita e alla cementificazione del territorio?».

Per i colleghi della minoranza di Cortemaggiore «le misere compensazioni ambientali proposte sono totalmente a beneficio di Fiorenzuola, mentre i danni saranno almeno al 50 per cento a carico di Cortemaggiore e comunque del tutto inadeguate a compensare l'impatto ambientale e di inquinamento di polveri sottili che avranno tutti i nostri concittadini, presenti e futuri». Si chiedono gli esponenti de “La Corte che cambia”: «Quale sarà l'impatto sulla rete fognaria e del depuratore che sta già lavorando vicino i limiti massimi? Cosa sta facendo l’amministrazione di Cortemaggiore? Quali analisi d'impatto sono state fatte al riguardo? La programmazione e la progettazione del futuro non sono mai state così importanti in un mondo che si muove sempre più velocemente. Le amministrazioni di Cortemaggiore e Fiorenzuola continuano a perseguire una miope tattica del “fare male”, mentre sarebbe opportuno che il nostro territorio venisse usato per fare ma per “fare bene” con benefici per la popolazione a lungo termine e sostenibilità per il territorio». In fine il suggerimento all’Amministrazione Gandolfi dai consiglieri di minoranza di Fiorenzuola: «Al di là delle valutazioni tecniche, pensiamo che sia il caso di informare correttamente i cittadini e di iniziare a progettare la città pensando soprattutto alle nuove generazioni».

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