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Venerdì, 26 Aprile 2024
A Chicago

Piacenza protagonista del più grande forum internazionale di Radiologia

L’articolo pubblicato su Diagnostics dell’equipe diretta da Emanuele Michieletti è stato alla base dell’intervento alla 107esima edizione del meeting annuale Rsna

Piacenza è stata protagonista, nei giorni scorsi, del più grande forum di radiologia del mondo. «Merito – sottolinea la nota stampa dell’Ausl di Piacenza - di un articolo recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Diagnostics e scritto dall’equipe diretta da Emanuele Michieletti, che è stato alla base dell’intervento portato in presenza alla 107esima edizione del meeting annuale Rsna, svoltosi a Chicago, negli Usa. Il radiologo piacentino Davide Colombi ha infatti relazionato, davanti alla prestigiosissima platea internazionale, su un tema che potrebbe aprire la strada a nuove indicazioni per i clinici che si trovano a dover scegliere un approccio terapeutico di fronte a un caso di placca ateromasica dell’arteria carotidea». Davide Colombi, medico radiologo protagonista della relazione a Chicago-2

«Si tratta – racconta il primario piacentino – di uno studio preliminare. Il nostro obiettivo è stato quello di dimostrare che una valutazione tramite un software alla Tac di alcuni parametri della placca carotidea può essere utile per selezionare i pazienti da sottoporre a stenting carotideo. È un’analisi retrospettiva che apre la strada a possibili sviluppi importanti». Il lavoro di ricerca svolto dall’equipe di Michieletti è stato accolto con grande attenzione da parte della rivista Diagnostics. Prima di tutto, il campione preso in considerazione dall’equipe piacentina è stato considerato di grande interesse. «Siamo partiti da oltre 500 pazienti, che abbiamo preso in cura negli ultimi dieci anni. Tra questi, ne abbiamo selezionati 172 che avevano caratteristiche omogenee e ci permettevano quindi di fare un confronto rappresentativo». Lo studio ha identificato alcuni parametri oggettivi elaborati dal software in grado di evidenziare l’instabilità della placca, con elevata probabilità di determinare ictus cerebrali. «Attualmente– evidenzia il dottor Colombi - circa il 20% degli ictus cerebrali è determinato da placche carotidee instabili, tuttavia il trattamento è riservato ai pazienti che hanno un elevata ostruzione dell’arteria da parte della placca. In realtà anche placche che determinano un’ostruzione modesta possono essere instabili e quindi causa di ictus. I parametri identificati potrebbero consentire di selezionare quelle placche non ancora ostruenti, ma instabili e quindi meritevoli di trattamento». Il modello si è dimostrato efficace e pone quindi alla comunità scientifica internazionale le basi per futuri lavori di ricerca che possano andare a completare le attuali linee guida per affrontare una placca ateromasica della carotide non significativamente ostruente. 

«L’interesse per questo argomento – evidenzia il primario Michieletti – non è casuale. A Piacenza eseguiamo mediamente un centinaio di interventi di stenting carotideo ogni anno. È una tecnica ormai rodata. Tuttavia, ci rendiamo conto che numerosi pazienti hanno un’ostruzione non ancora significativa ma rappresentano una zona grigia per la quale sono necessari ulteriori parametri oggettivi che ci possono aiutare per scegliere il migliore trattamento». A Chicago ogni anno si svolge il meeting di Radiologia più importante del mondo - conclude la nota -  che nel 2021 conta circa 21.300 partecipanti (tra i quali solo poche decine di Italiani) e 500 esibitori di attrezzature radiologiche. L’abstract presentato dal dottor Colombi, selezionato fra circa 10.000 abstracts inviati da tutto il mondo, è stato accolto con diverse domande da parte del pubblico di specialisti presenti in aula». 

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