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"Somma vietata" se non metti la cifra esatta, parcometri ancora sotto accusa: «Servizio sempre peggio»

Le disavventure degli automobilisti con le nuove colonnine finiscono sui social, Zandonella (Lega) rincara la dose: «I problemi aumentano invece di diminuire»

«Somma vietata». È la curiosa scritta che da qualche tempo compare sui display dei parcometri cittadini quando un utente non inserisce la somma esatta "al centesimo" prevista per la sosta, ma per comodità mette più monete del necessario anche a costo di pagare per più tempo di sosta rispetto a quello che effettivamente effettuerà. D'altronde lo abbiamo fatto tutti di sacrificare venti o trenta centesimi in più perché non si avevano in tasca abbastanza spiccioli per ottenere la tariffa oraria spaccata. Meglio pagare un po' di più che prendere una multa per non avere pagato, si è sempre pensato. Ma ora sembra proprio non sia più possibile. O ti presenti, ad esempio, con un euro e cinquanta giusti per la prima ora di sosta, oppure scordati di inserire due euro sperando che la sosta si allunghi di un po'. «Somma vietata», dice la macchinetta. E niente tagliando. Tutto questo è finito di recente sui social piacentini, e in tanti - commentando - hanno confermato questo strano funzionamento delle colonnine. «Hanno aggiornato il software senza testarlo» sostengono (sperano) in tanti.

Una situazione sgradevole, che pare abbia avuto anche altre conseguenze: la prima è stata quella di numerose segnalazioni alla Polizia locale, che però se ne laverebbe (giustamente) le mani rispondendo «i parcomtetri non li gestiamo noi».
L'altra conseguenza è stata la corsa agli spiccioli, con i poveri automobilisti obbligati a mendicare venti o trenta centesimi per la strada, oppure a farsi cambiare la moneta in qualche negozio. Ma molti commercianti - sempre a quanto si legge sui social - esasperati da queste richieste risponderebbero picche, con tanto di cartello appeso fuori dalla porta.

Certo, siamo nel 2024 e ci sono le app, ma il sistema di pagamento smart pare che porti con sé tariffe più care, come aveva riferito qualche settimana fa il consigliere della Lega Luca Zandonella chiedendo numi in Consiglio comunale sul problema. E anche il pagamento bancomat - secondo molti commentatori dei social - pare non funzioni su tutte le colonnine.
 
Proprio Luca Zandonella torna quindi sull'argomento: «Invece di diminuire, con il passare dei mesi i problemi relativi ai parcometri aumentano. Già nelle scorse settimane avevo segnalato problematiche relative al loro utilizzo con l'entrata in vigore delle tariffe maggiorate votate dall'attuale amministrazione comunale, dall'1 gennaio. Negli ultimi giorni numerosi cittadini hanno segnalato, sia alla Polizia Locale che a mezzo social, la comparsa della dicitura "somma vietata" se non si inserisce l'importo esatto in moneta, tanto che alcuni commercianti, con i loro negozi nelle vicinanze dei parcometri, hanno esposto il cartello "Non si effettuano cambi moneta". La situazione è incredibile: il concessionario sta guadagnando ancora di più con le nuove tariffe, ma fornisce un servizio peggiore di prima, e ciò sta facendo ovviamente esasperare molti cittadini. Mi chiedo cosa aspetti l'amministrazione comunale ad intimare al gestore sia la risoluzione dei problemi plurisegnalati, sia una corretta segnaletica da apporre nelle varie zone soggette a strisce blu. Non apro il capitolo invece delle continue proroghe concesse dal Comune in merito ai termini di presentazione delle garanzie bancarie: doveva essere tassativamente "entro il 19 gennaio", siamo al 16 marzo e ancora non si hanno tempi certi. Le date parlano di più di qualsiasi dichiarazione».

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