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Trenta soldati a Bobbio per la tutela dell'ordine pubblico: era il 1894

In un mondo che va forte, troppo, che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. Ce ne dà l'opportunità, il libro "Sei anni di vita piacentina (1894-1899) giorno per giorno", a cura di Corrado Sforza Fogliani e Antonietta De Micheli

ANNO 1894: trenta soldati a Bobbio per la tutela dell’ordine pubblico – pescato uno storione reale di quasi cento chili - La difterite continua mietere vittime – La Banca d’Italia traslocherà in via Mandelli.

2 maggio da "Libertà "Bestiame introdotto e macellato nel pubblico macello durante il mese di aprile; Buoi e manzi 201. Vacche e tori 3. Manzetti 1, Vitelli 252. Pecore e capre 42. Agnelli e capretti 3.238. Equini 50. Porci 5".

Da "ilPiccolo"; "Ieri nella nostra città questa data che significa il riscatto delle classi operaie, la fratellanza dei popoli e un avvenire di libertà e giustizia per l'umanità, in Piacenza passò col massimo ordine e affatto tranquilla".

3 maggio la "Libertà" pubblica una corrispondenza da Bobbio, nella quale si dice; "Per il primo maggio vennero inviati a Bobbio, dietro domanda del locale Sottoprefetto, trenta soldati, per la tutela dell'ordine pubblico. Tale misura, che negli anni precedenti sarebbe sembrata non solo intempestiva, ma ridicola, ora è giustificata dal numero degli operai addetti al ponte di S. Martino, provenienti in massima parte da altre provincie. Ad ogni modo il primo maggio a Bobbio passerà anche quest'anno inavvertito e si può fin d'ora affermare che l'opera dei soldati non si renderà menomamente necessaria (Bobbio, 30 aprile)".

Uno splendido storione reale di quasi un quintale viene catturato con una bilancia da certo Ferrari, che pescava a valle del ponte in chiatte al Malcantone.

6 maggio da "Libertà"; "Abbiamo visto nel negozio del meccanico sig. Orio una macchina per allestire i cerchi delle biciclette usata dalle officine del concittadino cav. Biggi. la macchina eseguita sui tipi inglesi con questi rivaleggia per accuratezza e precisione di lavoro".

7 maggio viene aperta da oggi la sessione ordinaria primaverile di pubbliche vaccinazioni e rivaccinazioni gratuite. Apprendiamo che la difterite continua a mietere vittime nella nostra provincia. E' di oggi la notizia che nel comune di Carpaneto si sono verificati quattro decessi nello spazio di pochi giorni; fra le vittime vi sono due figlie del dotto Volpi, che ha altri due figli ammalati.

8 maggio muore il prof. Andrea Guidotti. Aveva 83 anni. Formatosi all'Istituto artistico Gazzola, fu artista operoso. Si dedicò alla pittura decorativa tanto che in ogni casa patrizia e in molte chiese come il Duomo, S. Antonino, S. Francesco, S. Vincenzo, S. Paolo, S. Andrea lasciò ricordi della sua bravura. Quale pittore scenografico acquistò fama anche fuori della nostra città. Buona parte dello scenario del Filodrammatico è opera del Guidotti, che fu nominato socio onorario. Per molti anni il Comune lo scelse a presiedere i lavori del tradizionale macchinone, e molti dei suoi progetti meritarono la riproduzione in litografia. Insegnò disegno di ornato nella Scuola tecnica e nella scuola normale femminile.

10 maggio da "Libertà": "Peì piccoli restauri alla chiesa di S. Savino. Abbiamo visto che si sta martoriando la facciata di S. Savino con buchi onde accomodarvi dei ponti per il restauro delle poche rotture di cornicie lesene e per la collocazione delle grondaie di smaltimento delle acque pluviali.

Da "Il Progresso": "Ci informano che la nostra Succursale della Banca d'Italia quanto prima, porterà la sua residenza dalla casa Ricci Oddi al Palazzo Mandelli, ove saranno fatti convenienti adattamenti".

12 maggio da "Libertà": "La Madonnina di S. Francesco. A lato del tempio di S. Francesco, a capo di via Diritta, di fronte al portone d'ingresso della nostra tipografia, era una immagine della "Immacolata" con altarino ad uso tempietto, che il tempo e le vicende atmosferiche avevano guastato, annerito. Ora il tempietto venne colorito a nuovo ed il quadro della "Immacolata" assai bene ritoccato e ridipinto ad olio dall'egregio giovane pittore, amico nostro, Pacifico Sidoli".

Nella notte, alla cascina Mezzanino, fuori della Barriera Sant'Antonio, al proprietario Carlo Girometta vengono rubati da un pollaio circa trecento grossi pulcini per un valore di oltre duecento lire.

13 maggio da "Il Progresso": "Domani mons. Scalabrini amministrerà in Duomo il sacramento della cresima ai fanciulli delle Parrocchie della nostra città e sub-urbane. I venditori di dolciumi e di giocattoli, le amministrazioni dei tram, e brumisti, si preparano di buon grado ai consueti assalti".

15 maggio da Il Progresso. Questa mattina gli operai giornalieri del sig. Garrè addetti ai lavori dell'acqua potabile fanno sciopero per chiedere un aumento di paga che l'impresa non intende concedere. Dopo mezzogiorno, però, tutti i lavoranti riprendono il loro lavoro, senza avanzare altre pretese.

 da "L'Amico del Popolo": "Nel santuario della chiesetta di S. Giuseppe, laggiùpresso Campagna, esistevano tre quadri riferentisi alla vita del Santo titolare, ma, due specialmente, così logori dal tempo

e dalla polvere, e così dilavati nelle tinte da essere, in alcune parti, appena riconoscibili. Ora si ammirano al loro posto, perfettamente riparati e ritoccati con mano sicura dal valente pittore Prati, nostro concittadino. E' un'opera questa lodevolissima, e da aggiungersi a tante altre che il m. r. padre Onorato parroco di S. Giuseppe, pel decoro del tempio e pel culto dell'arte, ha già fatto compiere col massimo disinteresse, tanto nella sua Chiesa, quanto, anche ultimamente, nella Cappella dell'Ospedale civile".

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? "Forse che sì forse che no", com'è scritto nella pietra d'angolo d'una bella casa di via Campagna”.

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Trenta soldati a Bobbio per la tutela dell'ordine pubblico: era il 1894

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