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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

La neutralità climatica, il punto di equilibrio tra le emissioni di gas serra e la capacità della Terra di assorbirle

Per la Comunità Europea, l’obiettivo di raggiungimento nel 2050

Il raggiungimento della “Carbon Neutrality” entro il 2050 secondo quanto disposto dalla Comunità Europea richiede che vengano attuati numerosi adempimenti, alcuni attraverso progetti di ripopolamento delle foreste e di potenziamento dell’energia rinnovabile.

Per “neutralità climatica o carbonica” si intende il punto di equilibrio tra le emissioni di gas serra e la capacità della Terra di assorbirle. Ogni volta che viene rimossa anidride carbonica dall’atmosfera si parla di “immobilizzazione del carbonio” di conseguenza, per raggiungere l’obiettivo delle “zero emissioni ”  è necessario che la produzione di gas serra sia completamente  bilanciata dall’assorbimento delle emissioni di carbonio.

Nonostante la natura disponga  di pozzi di assorbimento naturali (le foreste, gli oceani e il suolo), queste risorse  sono state sfruttate in modo troppo intensivo e secondo alcune stime  le emissioni globali  hanno superato  di più di tre volte  la capacità  di assorbimento  totale  di questi pozzi naturali.

Sostenere le foreste, i polmoni del nostro pianeta, sempre più colpite  da incendi  spesso di natura dolosa è un primo passo per poter raggiungere la neutralità climatica.

Il raggiungimento delle zero emissioni è subordinato  ad una attività  coordinata  da parte di tutti gli Stati membri che prevede un impegno  concreto da parte di cittadini, pubbliche Amministrazioni  e Aziende.

L’Intergovernmental Panel  on Climate Change (IPCC)  che dal 1988 si occupa  di cambiamento climatico  gli attribuisce una serie di conseguenze  quali: l’innalzamento  del livello del mare, l’incremento  delle ondate di calore e dei periodi di intensa  siccità ai quali seguirebbero  violente alluvioni ed un aumento  in numero  delle tempeste e degli uragani.

Mantenere l’innalzamento della temperatura media  globale  al di sotto del dato stimato non è solo necessario, ma vitale.  Ed è per questo che è  sorto il concetto di neutralità  climatica, con il quale  si intende l’azzeramento  delle emissioni nette, ossia il pareggio  nel bilancio  tra le emissioni in atmosfera e la quantità  di gas che il Pianeta  riesce ad assorbire.

La normativa europea  sul clima  (28 giugno 2021) fissa per l’Unione un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni nette di gas serra almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli  del 1990.

Con questi obiettivi, la Commissione Europea guidata da Ursula von  der Leyen, ha promosso il “Green Deal Europeo” una vera e propria tabella di marcia  ricca di Linee Guida  e suggerimenti  per rendere sostenibile  l’economia UE e migliorare lo stile di vita dei cittadini.

La COP 26 (Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite) che si svolgerà a Glasgow, in Scozia, il prossimo mese di Novembre, sarà una opportunità per compiere progressi  reali  sulla riduzione  delle emissioni  attraverso una giusta ed equa transizione ecologica mondiale.

La neutralità climatica, il punto di equilibrio tra le emissioni di gas serra e la capacità della Terra di assorbirle

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