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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Quando la vita pesa solo 268 grammi

E' nato in Giappone il bimbo più piccolo del mondo, è vivo e sta bene

E' nato in Giappone il bambino più piccolo del mondo, con parto cesareo d'urgenza, alla 24 esima settimana di gestazione ed il suo peso era di soli 268 grammi. Un record assoluto, ma secondo il registro della Università dell'Iowa, negli USA, altri 23 bambini, in tutto il mondo, sono nati prematuri con un peso inferiore a 300 grammi e sono sopravvissuti. Per diversi giorni dopo la nascita, il piccolo ha tenuto con il fiato sospeso i medici e tutta l'equipe del Keio University Hospital di Tokyo ed i suoi genitori, ma dopo cinque mesi di ricovero nel reparto di Terapia intensiva dell'Ospedale, oggi, il suo peso è di circa 3.300 grammi, equivalente a quello di un neonato a termine, normopeso; le sue condizioni di salute sono buone, beve normalmente il latte ed è forte.  Il Primario medico Takeshi Arimits che ha seguito la nutrizione e crescita del neonato, ha affermato che in questi casi occorre molta prudenza e attenzione ai risvolti etici e sono rari i bambini che riescono a sopravvivere se, alla nascita il loro peso è inferiore ai 300 grammi. Le statistiche parlano di un tasso di sopravvivenza  tra i nati  prematuri al di sotto di 1 chilogrammo del 90% che  si riduce al 50% per quelli che pesano  meno di 300 grammi. Il piccolo è stato dimesso dall'Ospedale e prosegue la sua vita normale.

PRINCIPALI FATTORI  DI  RISCHIO DI PARTO PREMATURO

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la durata della gravidanza normale a termine è di 40 settimane e il parto che avviene prima delle 37 settimane è considerato pretermine, a prescindere dal peso. Le motivazioni mediche riguardano soprattutto patologie di tipo ginecologico: malformazione dell'utero e della cervice uterina, in particolare nel caso di gravidanze multiple e ostetriche: gestosi gravidica, distacco placentare e placenta previa. Inoltre, in causa, possono essere: le infezioni del tratto genito urinario, il diabete, l'ipertensione arteriosa in gravidanza e la listeriosi (infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes). Le cause accidentali, si riferiscono a gravi traumi, come un colpo violento sull'addome, una caduta, un intervento chirurgico d'urgenza. Nuovi studi hanno evidenziato un rapporto diretto con l'età troppo giovane o troppo matura della madre, ma anche due gravidanze ravvicinate (inferiori a 6 mesi), un precedente aborto spontaneo e la fecondazione in vitro. Altri fattori di rischio che aumentano la nascita di bambini prematuri sono: l'esposizione per motivi di lavoro all'esterno, su scale, uno sforzo fisico prolungato, lunghi viaggi e forti stress emotivi. I neonati prematuri non hanno avuto il tempo di completare il processo di maturazione delle loro funzioni vitali (cervello, polmoni, cuore) e se non insorgono complicanze, terminano il loro sviluppo in incubatrice, dove rimangono per un periodo variabile da pochi giorni   a qualche mese. La prevenzione dei rischi e delle complicazioni di una nascita prematura, inizia da una gravidanza sana, mediante l'abolizione del fumo e dell'alcol (e droghe) ed una alimentazione equilibrata. Eseguire scrupolosamente le visite ed i controlli stabiliti e consultare il proprio ginecologo sulla eventuale comparsa di sintomi specifici.

Quando la vita pesa solo 268 grammi

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