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Cronaca

A.A.Abio Cercasi Volontari per i bimbi ricoverati in pediatria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Ogni giorno i 5mila volontari Abio, in più di 200 reparti di pediatria, accolgono i bambini, li coinvolgono nei giochi e in tutte le attività che possano aiutarli a superare l'impatto con un ambiente sconosciuto, con il dolore proprio e con quello degli altri. Fare volontariato, per Abio, significa essere un sostegno anche per i genitori, perché la malattia di un bambino colpisce tutta la famiglia. Il volontario Abio ascolta, offre informazioni pratiche sull'ospedale, si prende cura del bambino in caso di momentanea assenza dei genitori.

Abio a Piacenza - Abio opera sul territorio Piacentino da circa tre anni ma solamente con l'avvenire del nuovo anno è riuscita a costituirsi come sede autonoma. I volontari effettivi al momento sono 23.

Corso di formazione di base -  Per diventare volontari Abio è necessario seguire un corso di formazione costituito da un incontro informativo, che ha la funzione di illustrare la storia, l'organizzazione, gli scopi di Abio, il ruolo del volontario, e da una parte teorica, che approfondisce diverse tematiche legate al servizio Abio. Segue un periodo di tirocinio della durata di circa 6 mesi, in affiancamento a volontari già attivi. A ciascun volontario è chiesta la disponibilità a garantire un turno fisso di mezza giornata ogni settimana, oltre alla partecipazione alle riunioni di reparto e alla vita dell'Associazione e del gruppo.

La storia - Nel 1978 un piccolo gruppo di persone accoglie l'appello di Giuseppe Zaffaroni, primario di chirurgia infantile presso il padiglione "Alfieri" dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e sceglie di dedicare il suo tempo per i bambini ricoverati in ospedale. Negli anni il volontariato Abio cresce, nella qualità e nella quantità: vengono organizzati i primi corsi di formazione, nascono nuove Associazioni Abio. Un Coordinamento, un Comitato e poi, nel 2006, la nascita di Fondazione Abio Italia Onlus danno l'idea della crescita e dello sviluppo nazionale. Di quei primi anni resta l'idea che sia necessario offrire al bambino, ma anche all'adolescente e ai suoi genitori, un ospedale vicino ai suoi bisogni, che oltre a curarlo si "prenda cura" di lui. E prendersi cura, per ABIO, da oltre trentacinque anni, significa sempre gioco, ambiente accogliente, ascolto, sorriso. L'ospedale rappresenta, per il bambino, il distacco dai propri punti di riferimento, dalle abitudini, oltre che il contatto - forse per la prima volta - con la malattia, con il dolore proprio e con quello degli altri. Particolarmente difficile, e potenzialmente rischioso per lo sviluppo psicologico del bambino, è il momento dell'ingresso in ospedale, dell'impatto con l'ambiente sconosciuto.

Cosa fa ABIO? - Negli anni abbiamo sviluppato molti progetti per favorire l'accoglienza: oltre a garantire l'indispensabile presenza dei volontari, in molti ospedali abbiamo rinnovato gli spazi esistenti o realizzato nuovi ambienti, oltre a mettere a disposizione di bambini, adolescenti e genitori numerosi materiali dedicati.Gli spazi dedicati alle cure dei bambini devono essere accoglienti e colorati, devono rispondere alle loro esigenze di gioco e di espressione, devono dare spazio alla fantasia. Un ambiente a misura di bambino valorizza la sua dimensione sana, in un luogo che invece sottolinea quella malata: per questo, insieme alla presenza dei volontari, è un aspetto fondamentale per garantire una serena permanenza in ospedale e favorire la guarigione.Camere, sale gioco, spazi comuni: negli anni abbiamo realizzato tanti ambienti con il contributo di tante persone, delle aziende, coinvolgendo le Associazioni Abio. "A chi mi chiede di descrivere i volontari Abio dico sempre: non chiamateli "angeli", non sono "eroi". I volontari Abio sono persone come tutti, che hanno i loro impegni personali, lavorativi, familiari, che hanno scelto di donare il loro tempo per essere al fianco dei bambini malati", ha dichiarato, Vittorio Carnelli, presidente di Fondazione Abio Italia Onlus.


Il 27 MARZO SI TERRA' IL PRIMO INCONTRO INFORMATIVO DALLE 15 ALLE 18 PRESSO IL CENTRO VOLONTARIATO – SVEP VIA CAPRA 14/c , Piacenza

Per informazioni e iscrizioni:

Abio piacenza tel: 349 3904067 

Mail: abiopcformazione@gmail.com

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