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Cronaca

Ambientalisti: «Speriamo che Rolleri annulli la delibera sulle volpi»

Il coordinamento delle associazioni animaliste ed ambientaliste di Piacenza ha incontrato il presidente della Provincia Francesco Rolleri e il consigliere Massimo Castelli. «Abbiamo raccolto 11.600 firme contro il piano di abbattimento della volpe»

«Una delegazione deI coordinamento delle associazioni animaliste ed ambientaliste di Piacenza – spiegano proprio loro in un comunicato - ha incontrato venerdi pomeriggio in Provincia il nuovo presidente Rolleri ed il delegato alla caccia Castelli per presentare alla nuova Provincia la campagna “sos Volpi” , fare un punto della situazione sulla delibera di abbattimento e portare le ragioni della contrarietà delle associazioni  e dei firmatari alla decisione purtroppo assunta dalla Precedente giunta appena prima della cessazione del mandato, di deliberare un nuovo piano di abbattimento, fotocopia di quello revocato in autotutela a dicembre dello scorso anno.

Di fronte ad 11.600 firme raccolte di cittadini contrari al piano di abbattimento, fatto che dimostra chiaramente il livello di sensibilità ed interesse dei piacentini nei confronti degli animali selvatici, ci è sembrato importante, oltre che corretto, incontrare il nuovo Presidente della Provincia ed il delegato alla caccia per spiegare tutta la vicenda a chi non l ha vissuta in prima persona, i motivi che hanno portato alla decisione di revocare la delibera e chiarire che, a fronte della riproposizione da parte della precedente giunta dello stesso provvedimento, la nostra contrarietà resta totale, non essendo cambiato nulla rispetto al passato anno.

Dal momento che si è trattato di un incontro certamente franco e diretto, ma più improntato all'ascolto da parte della nuova amministrazione delle nostre ragioni generali, più che un confronto tecnico sui Contenuti della delibera,il presidente si è riservato di approfondire con gli uffici tutta le vicenda per poi convocarci per un ulteriore incontro più tecnico Nell'esprimere apprezzamento per l ascolto ricevuto , vogliamo sperare che questo primo incontro sia solo l'inizio , da una parte di un nuovo percorso di attenzione nei confronti dei tantissimi cittadini che amano gli animali e dall'altra di un netto salto di qualità rispetto al passato nelle politiche a favore della Tutela degli animali selvatici e della gestione venatoria.
Ci auguriamo di avere un maggior ascolto rispetto al passato,lo stesso dato alle associazioni agricole e venatorie, considerato che rappresentiamo una sensibilità molto diffusa di attenzione agli animali da troppo tempo sottovalutata dalla politica.

Entrando nel merito del nuovo piano di abbattimento di ottobre e fotocopia del precedente , vogliamo ricordare che si tratta di un atto chiaramente politico, approvato al solo evidente  fine di compiacere le associazioni venatorie ed agricole a fine mandato e la cui utilità, da un punto di vista faunistico venatorio è inesistente. Le Motivazioni per l uccisione delle volpi sono generiche, non provate dall’effettuazione di seri censimenti, monitoraggi e studi, manca ogni accenno ai reali danni da predazione sugli animali da bassa corte, che sappiamo non esistere, come non risulta alcuna prova concreta nella delibera che faccia ricondurre il calo drastico delle lepri sul Territorio all'azione delle volpi, se non generiche affermazioni e accenni a studi di cui non sono allegati i risultati e le modalità seguite. Neppure la caccia in tana è scongiurata nella nuova delibera perché l'esclusione è condizionata dal raggiungimento degli obiettivi del piano. Se all'esito del monitoraggio annuale la scelta di non far sbranare i cuccioli dai cani nelle tane si rivelasse controproducente la provincia potrebbe rivedere la scelta fatta.

 Dal momento che non possiamo certo permettere che la volpe diventi il Capro espiatorio di tutti gli errori di gestione faunistica effettuati fino ad oggi in Provincia a cominciare proprio dalle migliaia di fagiani starne e lepri , anche estere, immesse ogni anno artificialmente per essere uccise durante la stagione venatoria e l ingiustificabile ritardo dei monitoraggi sullo Status della Lepre, appena partiti, la richiesta che abbiamo ribadito al Presidente Rolleri è quella di annullare la delibera e attendere i risultati dei monitoraggi in corso al fine di verificare le cause reali della diminuzione delle lepri sul Territorio e poter allora assumere le corrette decisioni in tema di volpi e lepri e fauna cacciabile».
 

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