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Caso Levante

Esposito al momento è ancora un appuntato dell'Arma, accolto il ricorso della difesa al Tar

Come gli altri militari coinvolti e processati con rito abbreviato, era stato colpito da un provvedimento di destituzione dall’Arma ma gli avvocati avevano fatto ricorso al Tar. Ora potrà attendere l’esito del procedimento penale (gli altri gradi di giudizio) come militare anche se sospeso dal lavoro

Caso Levante. Angelo Esposito, l’unico carabiniere (appuntato scelto) che aveva scelto il rito ordinario e che è stato condannato nei giorni scorsi dal tribunale di Piacenza in primo grado a 5 anni e dieci mesi, potrà attendere l’esito del procedimento penale (gli altri gradi di giudizio) come militare alle dipendenze della propria amministrazione anche se sospeso dal lavoro. Precedentemente, come gli altri militari coinvolti e processati con rito abbreviato, era stato colpito da un provvedimento di destituzione dall’Arma che comportava quindi lo scioglimento del rapporto lavorativo. Il Tar di Parma però il 12 dicembre ha accolto il ricorso presentato dal suo avvocato Mariapaola Marro contro il decreto di rimozione dal grado. «Sono stati accolti – spiega il legale – i motivi proposti da noi, ossia il tribunale ha eccepito come i reati contestati  al mio assistito fossero tutti  asseritamente commessi nello svolgimento delle proprie funzioni e quindi in adempimento di obblighi e doveri di servizio. In virtù di ciò abbiamo sostenuto che vi fosse quindi una preclusione dell’esame disciplinare in attesa del giudicato penale». «Abbiamo altresì eccepito che, - ha detto Marro - in ogni caso, trattandosi di condotte che costituiscono infrazioni disciplinari di maggiore gravità caratterizzati da complessità di accertamento, il procedimento disciplinare dovesse essere in ogni caso sospeso sempre in attesa del giudicato penale e anche tale profilo ha trovato pieno accoglimento».

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