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Faccia a faccia con un incappucciato / Podenzano

«Siamo sotto assedio, viene voglia di vendere»: Casaleto martoriata dai ladri

La località di Podenzano nel mirino di bande di ladri favorite da un campo incolto dal quale passerebbero per arrivare alle ville. L’8 dicembre due colpi in contemporanea: «Così ho messo in fuga un ladro». Sul posto carabinieri e polizia locale

Sotto assedio. Così si sentono i residenti di Casaleto, località nel comune di Podenzano e costituita da villette. Ogni anno a dicembre non c’è giorno che passi senza un’incursione dei ladri. E così è accaduto anche l’8 dicembre, festa dell’Immacolata. Ma la loro è una situazione comune a tanti altri piacentini che in periodi precisi dell’anno vedono le proprie case razziate o danneggiate. I malviventi lo sanno, si avvicina il Natale: molti vanno in ferie, molti altri in casa hanno doni o preziosi proprio per le festività ed entrano in azione. Poi, quando l’accesso alle case è favorito dalla zona isolata o poco illuminata o addirittura circondata da campi abbandonati, il gioco dei criminali diventa più facile e il bottino quasi sempre assicurato.  E allora mettere allarmi e costituire gruppi di vicinato, tenere gli occhi aperti, segnalare auto o persone sospette sono le uniche armi, quando funzionano, ma la frustrazione che si tocca con mano, è tanta, troppa. E nel mezzo allora rimangono la sensazione di non essere sicuri a casa propria, il timore di andare a fare una commissione per la paura di un furto ma anche solo la rabbia per la beffa di vedersi danneggiati infissi e porte in maniera importante, ma soprattutto il terrore di trovarsi di fronte i criminali tra le mura della propria casa.

Sono le 17.30 dell’8 dicembre, una coppia di via Casaleto è in casa. All’improvviso cominciano a sentire dei forti rumori provenire dal retro della propria villetta, contemporaneamente comincia a suonare l’allarme dell’abitazione dall’altra parte della strada: la località è stata attaccata contemporaneamente da una o più bande che si sono divise. Il piacentino corre sul retro della propria casa e vede nel giardino della vicina un uomo che stava sfondando una persiana a calci e con un piede di porco cercava di entrare. Ha urlato più che poteva e lo ha messo in fuga: il ladro si è letteralmente catapultato nel campo incolto diventato di fatto bosco che confina con le abitazioni. Contemporaneamente nell’altra casa – dove era suonato l’allarme - erano intervenuti in pochissimi minuti carabinieri, polizia locale e Metronotte Piacenza. I ladri erano riusciti a sfondare le finestre, per la quarta volta in pochi anni: «Viene voglia di vendere, non ce la facciamo più», si sente dire.

«Da noi sono entrati l’anno scorso – spiega Giacomo Spotti, il quale ha sventato il furto dalla vicina di casa -. Ogni anno è un gioco al massacro. Il problema, peraltro più volte segnalato all’Amministrazione Comunale che però non ha mai risposto, è un’area verde molto grande lasciata incolta e nel completo degrado che confina con le abitazioni. La vegetazione è fitta, non c’è illuminazione e i ladri passano da lì: per loro è una via di accesso e di fuga molto sicura. Arrivano quando vogliono e la gente se li trova in casa, e di lì scappano sicuri e certi che nessuno li rincorra. Siamo sotto attacco. Ringrazio le forze dell’ordine: sono arrivati in 5 minuti, ma non ce la facciamo più». Solo qualche giorno fa un piacentino è stato aggredito da un ladro a San Polo, e le segnalazioni fotocopia si moltiplicano in varie zone della provincia. Si parla di auto di grossa cilindrata, ovviamente. In questi giorni circolerebbe un’Audi A6 grigia mentre i ladri sono descritti come dell’Est Europa vestiti di nero e incappucciati.

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