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Cronaca

«I successi delle volanti compensano gli scarni risultati investigativi della Squadra Mobile»

Chiaravalloti (Siap): «Speriamo che, anche con una nuova dirigenza, si possa presto rilanciare finalmente un ufficio importante come la squadra mobile che deve vivere del suo lavoro e non appoggiarsi sugli altri e mettere il cappello sui sacrifici altrui»

«Un sequestro di 50 grammi di cocaina effettuato da una volante, era da anni e anni che non si vedeva a Piacenza. Trarre in arresto lo spacciatore che vediamo sulle strade da un senso di sicurezza elevata per il cittadino e per questo voglio ancora complimentarmi con i colleghi delle volanti che da tempo mettono a segno colpi pesanti nei confronto della criminalità di strada e che compensa, a parere di tanti e nostro, gli scarni risultati investigativi che, nonostante personale  qualificato, dopo quanto successo alla squadra mobile e con l'arrivo dell'attuale dirigente Salvatore Blasco, a nostro parere, stenta a decollare». Si legge in una nota di Sandro Chiaravalloti, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap. 

«Tanto che, purtroppo, con una recente direttiva interna determinate indagini attinenti i reati contro il patrimonio, che affliggono enormemente la popolazione piacentina  e che influiscono negativamente sul senso di insicurezza, dovranno essere trattati da uffici che per la loro natura non rivestono carattere investigativo, rischiando di vanificare le giuste richieste dei cittadini che sperano una attenzione investigativa da parte di chi è preposto e chiamato ad intervenire su quei reati che a piacenza a nostro parere hanno bisogno di maggiore attenzione e di non atteggiamenti che tendono a declassarli facendoli passare come accertamenti per i quali la squadra mobile, regina delle investigazioni, e dove sono situati gli uffici dei reati contro il patrimonio e contro la criminalità diffusa, non dovrebbe trattarli  nonostante in quegli uffici oggi ci sono 24 validi operatori».

«Un numero che non ricordo sia mai stato così consistente. Pertanto, oltre a contestare serenamente le direttive che non risolvono il problema investigativo ma lo spostano altrove, a nostro parere aggravandolo  e aggravando i carichi di lavoro di chi è preposto a trattare altre cose altrettanto importanti, noi speriamo che, anche con una nuova dirigenza, si possa  presto rilanciare finalmente un ufficio importante come la squadra mobile che deve vivere del suo lavoro e non appoggiarsi sugli altri e mettere il cappello sui sacrifici altrui. Infatti nei prossimi giorni interesseremo il dipartimento per porre l'attenzione finalizzata ad ottenere poliziotti sempre più specializzati e non generici dove l'uniformità organizzativa, dove ognuno deve fare ciò per cui è preposto e non scaricarlo agli altri, possa incidere positivamente sulla sicurezza che dobbiamo fornire». Conclude la nota. 
 

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