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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Camionisti sfruttati, al via gli interrogatori di garanzia

Si sono svolti nella mattinata del 26 novembre alcuni interrogatori di garanzia davanti al gip Luca Milani e che hanno riguardato cinque delle undici persone arrestate nell’ambito della maxi inchiesta della Polizia Stradale di Massa Carrara, Piacenza e Pontremoli in sinergia con il Nucleo di Polizia economica e finanziaria della Guardia di Fiinanza piacentina

Si sono svolti nella mattinata del 26 novembre alcuni interrogatori di garanzia davanti al gip Luca Milani e che hanno riguardato cinque delle undici persone arrestate (e ai domiciliari) nei giorni scorsi nell’ambito della maxi inchiesta della Polizia Stradale di Massa Carrara, Piacenza e Pontremoli in sinergia con il Nucleo di Polizia economica e finanziaria della Guardia di Fiinanza piacentina, coordinata dal sostituto procuratore Matteo Centini. Gli altri si svolgeranno la prossima settimana.

Con le ipotesi di reato che spaziano dall’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, alla truffa ai danni dello Stato, violazione dei contratti nazionali di lavoro, al falso ideologico a vario titolo, sono finiti agli arresti domiciliari nei giorni scorsi Mirco Bragoli (amministratore Eagletrans), Fabrizio Oppici (socio di Eagletrans), Gabriella Miglioli (segretaria), Nadia Rivioli (dipendente), Anca Ramona Rusu, Marieta Laura Ignat, Roberto Castellano (amministratore di un’agenzia di lavoro interinale) e Giacomino Tonella nel ruolo di responsabile della gestione di attività formative per una società alla quale la Eagletrans si era rivolta per alcuni corsi. Non solo, ai domiciliari sono anche Giancarlo Morfini (ex ispettore della polizia di Stato), il medico tenente colonnello Francesco Alberto Anaclerio e Giorgio Mainardi, titolare di una scuola guida piacentina: i tre sono accusati a vario titolo di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e sostituzione di persona.

GLI INTERROGATORI - Per il 26 novembre erano fissati quelli di Giorgio Mainardi, Francesco Alberto Anaclerio, Giacomino Tonella, Fabrizio Oppici e Mirco Bragoli. I primi due non centrano con l'inchiesta in senso stretto ma la loro vicenda, intrecciata con quella di Giancarlo Morfini, ne è una costola. Il medico tenente colonnello dell’Aeronautica Militare Francesco Alberto Anaclerio difeso dall’avvocato Daniele Pezza ha risposto alle domande. «Il mio assistito – ha detto il legale - ritiene di aver chiarito la sua posizione. Al termine abbiamo richiesto la revoca della misura degli arresti domiciliari». Giorgio Mainardi, titolare di un'autoscuola, rappresentato dal legale Francesco Macrì ha parlato e spiegato la sua posizione al giudice e fornito propria ricostruzione dei fatti. Tonella, difeso dall'avvocato Mario Bonati, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Mirco Bragoli e Fabrizio Oppici hanno risposto e avrebbero detto di non essere colpevoli.

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