«Leroy Merlin ci assuma direttamente o blocchi e scioperi ad oltranza: basta cooperative»

«Superamento del sistema delle cooperative e l'assunzione diretta della manodopera» questo chiedono i lavoratori del magazzino di Leroy Merlin iscritti al sindacato Si Cobas che nel pomeriggio del 25 giugno hanno manifestato davanti al palazzo del Governo in via San Giovanni. Dopo l'incursione di sabato scorso al punto vendita di Piacenza, i delegati del sindacato sono stati ricevuti dal prefetto Maurizio Falco insieme al questore Pietro Ostuni, alla parte datoriale rappresentata dal committente, al nuovo provider logistico Ucsa Spa subentrante alla Premium Net e a Ceva Logistics (i cui vertici della prima azienda, la Premium Net, sono stati arrestati dalla guardia di finanza qualche settimana fa). A fine mese Ucsa dovrebbe subentrare nel magazzino al Logistic Park nel quale sono impiegati circa 400 lavoratori. Un incontro analogo si era già svolto anche con i sindacati confederali e Usb qualche giorno fa, ma il Si Cobas non aveva voluto partecipare, chiedendo un tavolo separato. A garantire la sicurezza dei manifestanti due squadre del Reparto Mobile di Bologna, la Digos e i carabinieri. 

Ucsa, nella riunione durata più di tre ore, avrebbe messo sul tavolo buoni pasto da 5.29 euro, premi produzione, l'assunzione di tutti, la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato e malattia e infortunio al 100% dal primo giorno  ed era disposta a firmare un accordo immediatamente ma i rappresentanti del Si Cobas non ci stanno: «Non vogliamo più l'intermediazione delle cooperative ma l'assunzione diretta dei facchini da parte dell'azienda francese come già è avvenuto per tutti coloro che lavorano nei magazzini adiacenti ai punti vendita. Chiediamo a Leroy Merlin un impegno anche futuro ma scritto altrimenti continueremo a bloccare e a manifestare e poi perché è subentrata Ucsa senza una gara d'appalto?», ha dichiarato Mohamed Arafat. All'indomani dell'incontro, al polo della Valtidone i lavoratori si sono riuniti in assemblea e hanno deciso per lo sciopero e i blocchi ad oltranza: «Non riconosciamo Ucsa e non la vogliamo» e hanno bloccato per circa mezz'ora l'hub, poi di nuovo una riunione nella quale i lavoratori hanno deciso le azioni da mettere in campo nei prossimi giorni.