Edilizia residenziale pubblica, giro di vite: Comune e Acer controllano la validità degli alloggi
Recupero case popolari. È questo, in sintesi, l'obiettivo che il Comune di Piacenza sta perseguendo in queste settimane, con la collaborazione dell'Acer – Azienda casa Emilia Romagna. In questo momento di crisi – scrive Palazzo Mercanti – serve dare gli alloggi popolari a chi ne ha effettivamente i requisiti
Redazione
09 dicembre 2009 12:10
Case sfitte, occupazioni irregolari, residenti diversi dal locatario. Sono queste le condizioni non regolari che il Comune di Piacenza – in collaborazione con l'Acer – sta verificando negli alloggi di edilizia pubblica di Piacenza. Lo scopo di questo giro di vite è quello di assegnare la casa popolare a chi ne ha effettivamente bisogno, soprattutto in questo momento di crisi.
Dove si dovessero riscontrare situazioni di irregolarità nell'occupazione di una casa pubblica, anticipa Palazzo Mercanti, si attiveranno le procedure di escomio. Non si tratta di cattiveria, continua la nota – che ricorda come il diritto ad avere un alloggio di edilizia residenziale pubblica, sussiste solo ed esclusivamente se il titolare è in possesso continuativo di determinati requisiti e se lo stesso diligentemente rispetta le regole poste a suo carico. Ammettere comportamenti diversi significherebbe da parte dell’amministrazione, legittimare abusi sugli alloggi e.r.p., l'edilizia residenziale pubblica.
Le verifiche sulle case popolari sono partite da qualche settimana e continuano con meticolosità: la procedura di decadenza dall’attribuzione che porta all’escomio – garantisce il Comune - è sempre studiata e valutata con grande attenzione dal competente Ufficio. E infatti, di situazioni irregolari, ne sono già emerse: è stato riscontrato (non viene precisato il numero dei casi) che l’alloggio originariamente assegnato non è più abitato dalla persona intestataria del contratto di affitto, ma da persone diverse. Per l'amministrazione comunale che ha in carico gli immobili popolari, si tratta di episodi che aggirano la corretta procedura di assegnazione e, di fatto, scavalcano la graduatoria degli aventi diritto.
Dove si dovessero riscontrare situazioni di irregolarità nell'occupazione di una casa pubblica, anticipa Palazzo Mercanti, si attiveranno le procedure di escomio. Non si tratta di cattiveria, continua la nota – che ricorda come il diritto ad avere un alloggio di edilizia residenziale pubblica, sussiste solo ed esclusivamente se il titolare è in possesso continuativo di determinati requisiti e se lo stesso diligentemente rispetta le regole poste a suo carico. Ammettere comportamenti diversi significherebbe da parte dell’amministrazione, legittimare abusi sugli alloggi e.r.p., l'edilizia residenziale pubblica.
| Le procedure di escomio saranno valutate attentamente dall'Ufficio competente |
Le verifiche sulle case popolari sono partite da qualche settimana e continuano con meticolosità: la procedura di decadenza dall’attribuzione che porta all’escomio – garantisce il Comune - è sempre studiata e valutata con grande attenzione dal competente Ufficio. E infatti, di situazioni irregolari, ne sono già emerse: è stato riscontrato (non viene precisato il numero dei casi) che l’alloggio originariamente assegnato non è più abitato dalla persona intestataria del contratto di affitto, ma da persone diverse. Per l'amministrazione comunale che ha in carico gli immobili popolari, si tratta di episodi che aggirano la corretta procedura di assegnazione e, di fatto, scavalcano la graduatoria degli aventi diritto.
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09 dicembre 2009 12:10
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