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Cronaca Podenzano

Podenzano, Sima-Tectubi in liquidazione: 35 lavoratori a rischio

Carini (Fiom), Bernazzani (Fim) e Bighi (Uilm): «Incontri decisivi nei prossimi giorni. Preoccupazioni su settore Oil&Gas a Piacenza e per ammortizzatori sociali». Il sindaco Piva: «Un brutto natale per i podenzanesi, ma dalla proprietà vogliamo un dialogo per aiutare i lavoratori»

Parlano di «fase delicata», di una «trattativa ancora aperta» e del ruolo del calo delle esportazioni verso l'Iran a seguito delle sanzioni internazionali. Marco Carini, segretario provinciale della Fiom Cgil di Piacenza, Luigi Bernazzani della Fim Cisl e Francesco Bighi della Uilm Emilia intervengono con una nota congiunta a proposito della crisi della Sima-Tectubi di Podenzano. «L'azienda ci ha comunicato l'intenzione di porre in liquidazione la società. Nei prossimi giorni sono previsti incontri decisivi per il futuro dei lavoratori. Eravamo consapevoli di una situazione di difficoltà dell'azienda ma eravamo e siamo convinti oggi che lì ci siano delle potenzialità». Sono 35 i lavoratori che vedono di certo non roseo il loro futuro. La Sima-Tectubi di Podenzano è l'ennesima realtà che opera nel comparto Oil&Gas sul territorio piacentino colpita dalla crisi del settore. «La preoccupazione sul territorio piacentino per il comparto è tanta» - aggiungono Fiom, Fim e Uilm provinciali. In particolare, per quanto riguarda l'azienda di Podenzano, a pesare negativamente sono state anche le sanzioni internazionali all'Iran che hanno fortemente limitato le esportazioni verso il Paese mediorientale. «A preoccuparci – concludono Carini e Bighi - sono anche le normative sugli ammortizzatori sociali le cui tutele si sono di molto ristrette negli ultimi anni. Verificheremo tutti gli strumenti normativi disponibili per tutelare al meglio i 35 lavoratori e le loro famiglie».

La maggior parte dei 35 dipendenti a rischio sono residenti a Podenzano. «Conosco diversi di loro, sono miei coetanei – spiega il sindaco Alessandro Piva -, sono molto amareggiato da quanto è stato comunicato. Tectubi era un’azienda storica che ha fatto crescere Podenzano, insieme alla "Gabbiani". La seconda non c’è più da anni, e ora veniamo a sapere dello stato di difficoltà di Tectubi: è un fulmine a ciel sereno. Sarà un brutto Natale per i podenzanesi, però vogliamo tentare tutte le strade possibili per cercare di raggiungere delle soluzioni. Mi auguro che la proprietà si voglia sedere al tavolo per discutere del futuro di questi lavoratori, almeno per accompagnarli verso una nuova ricollocazione o per la cassa integrazione. Mi sono mosso oggi per cercare di capire cosa si può fare insieme ai sindacati. So che in questi giorni ci saranno degli incontri al riguardo con la proprietà. Massima solidarietà ai lavoratori colpiti da questa messa in liquidazione».  Il sindaco auspica che ci possa essere la possibilità di trovare un partner dell’azienda disponibile e interessato al know-how dell’azienda. «È un’azienda storica, in quella fabbrica ci sono grandi professionalità, conoscenza e strumenti di alto livello. Speriamo che ci siano alternative diverse, oltre alla cassa-integrazione». Quanto successo alla Tectubi ricorda la crisi della Sandvik di San Polo. «Mai più mi sarei aspettato un’altra situazione del genere – conclude Piva -, abbiamo tante aziende sane e in crescita nella realtà podenzanese, che rappresenta il polo manifatturiero più importante della nostra provincia piacentina. Purtroppo succede anche che qualcuna di queste abbia delle difficoltà. In questo caso mi pare di capire che la colpa è da ascrivere a scelte e decisioni prese da molto lontano, da chi non vive la realtà sul territorio».

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